Palermo. Carne in cattivo stato di conservazione. Blitz della finanza in un deposito, sequestro da 2,5 tonnellate

In un deposito di carne in via Altofonte a Palermo, la guardia di finanza, che
era intervenuta per fare alcune verifiche fiscali, ha scoperto invece che si svolgeva un’attività di sezionamento abusiva. Due tonnellate e mezzo la carne sequestrata poiché risultata in avanzato stato di putrefazione, come certificato dal personale del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria dell’Asp 6 di Palermo.
La titolare dell’impresa, una palermitana di quarant’anni, che è stata denunciata, non ha fornito informazioni sulla provenienza della carne, che era stipata all’interno di due celle frigorifere utilizzate per lo stoccaggio temporaneo.
Nei locali dell’impresa, dove venivano svolte attività di macellazione e congelamento della carne in mancanza di autorizzazioni e dei mezzi idonei, è stata riscontrata anche la totale assenza delle più basilari norme igieniche.
Tutta la carne, per un totale di circa 2,5 tonnellate è stata sottoposta a sequestro ed, in accordo con l’Autorità Giudiziaria sarà distrutta.
Sul mercato avrebbe fruttato 200,000 euro.
L’azienda sanitaria provinciale, per le gravi violazioni rilevate, ha poi disposto la sospensione di tutte le attività poste in essere dall’impresa, fino a che non saranno state ripristinate le condizioni igienico sanitarie previste per legge e non saranno rilasciate le autorizzazioni necessarie.
La donna denunciata dovrà rispondere di violazione della normativa sanitaria.

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