Ipotesi di lavoro part-time per i precari siciliani
Prende quota l’ipotesi di stabilizzare almeno una parte dei 18,500 precari degli enti locali, attraverso contratti part-time e nelle fasce più deboli delle amministrazioni. Dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi, il presidente Rosario Crocetta ne ha parlato ieri informalmente con alcuni leader sindacali. Il provvedimento adottato dal governo Letta impone concorsi con una riserva del 50% ai precari storici e l’obbligo di scorrere anche le vecchie graduatorie. Il governatore dopo aver incontrato il ministro della pubblica amministrazione Giampiero D’Alia ha fatto sapere di un tavolo tecnico che permetterà ai comuni di derogare al patto di stabilità. Per evitare di far aumentare la spesa degli enti locali, si può optare per contratti part-time da 18 ore settimanali: i sindaci abbasserebbero la spesa, darebbero il posto fisso e aumenterebbero gli spazi da coprire. La Cisl si dice possibilista. Ma il Movimento Giovani Lavoratori si prepara alle barricate. “La maggior parte di noi lavora per 24 ore settimanali, scendendo a 18 prenderemmo una miseria” denunciano. Sindacati e Pd in pressing anche per ottenere modifiche che permettano di ampliare il numero di quanti possano arrivare al posto fisso senza passare dal concorso. E in questo caso la soluzione prospettata è quella della stabilizzazione delle fasce più basse dell’amministrazione: A e B.