Crocetta a tutto campo su Muos, bilancio e riforma province

Rosario Crocetta a tutto campo sulle questioni che hanno coinvolto negli ultimi giorni il governo. “La Regione siciliana non è più a rischio default – ha assicurato – quando mi sono insediato stava fallendo, ma ora abbiamo risparmiato 2 miliardi e mezzo. I fondi europei sono stati sbloccati, riprogrammati e li stiamo spendendo”. Accanto a Crocetta anche il leader di Azione Civile Antonio Ingroia, in qualità di “giurista” che ha esaltato il governatore. “Crocetta – ha detto – è il presidente antimafia dopo Lombardo e Cuffaro”. Il governatore non nasconde la rabbia per le critiche subite, in primis sul Muos, e va al contrattacco: “Sono l’unica carica istituzionale ad aver combattuto contro quell’impianto – attacca -. Dov’erano Sel, M5S e Rita Borsellino?”. Parole che secondo Sel “sono patetici tentativi di scaricare le proprie responsabilità sugli altri”.
Per Antonio Ingroia: “La legge sul conflitto di interessi e sulle incompatibilità è il corollario di un’azione di governo regionale in linea con una politica sana che combatte malaffare e criminalità organizzata.”. L’assessore alle autonomie locali Patrizia Valenti ha illustrato invece la riforma della province. “Sono stati già approvati i primi testi sul modello dei consorzi – ha dichiarato – la popolazione minima è di 150 mila abitanti e massima di 500,000. Saranno i comuni a decidere con chi consorziarsi. L’ente con maggior numero di abitanti diventerà il comune capofila. Per quanto riguarda le modalità di elezione, ci sarà un comitato di sindaci con un presidente e un vice, e un consiglio del consorzio costituito oltre che dai sindaci anche da due consiglieri eletti per comune, uno della maggioranza e uno dell’opposizione. Le cariche saranno a titolo gratuito e resteranno in vigore per tutta la durata del loro mandato. In attesa che i comuni si metteranno d’accordo per consorziarsi, una norma temporanea trasferirà alcune competenze ai comuni e altre alla Regione. Le strade dovrebbero passare alla regione mentre le scuole ai comuni. Altra questione riguarderà la costituzione della città metropolitane : il governo dovrà chiarire quali dei comuni più grossi escludere per non impoverire i consorzi. Ad esempio, Monreale e Partinico potrebbero restare fuori dall’area di Palermo. Il testo definitivo della legge comunque non è ancora stato diffuso.
La conferenza di Crocetta, segue il duro attacco del capogruppo del Movimento 5 Stelle Giancarlo Cancelleri che aveva parlato di un totale fallimento del presidente della Regione annunciando una mozione di sfiducia se entro dicembre non dovesse cambiare nulla.

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