Commemorazioni in ricordo di Libero Grassi a Capaci e a Palermo
Il 22 agosto del 1991 la mafia uccise a Palermo l’imprenditore Libero Grassi. La sua colpa fu quella di avere intrapreso un’azione solitaria contro una richiesta di pizzo. Non solo non volle cedere a Cosa Nostra ma denunciò sulla prima pagina del Giornale di Sicilia i suoi aguzzini. Inviò alla redazione del quotidiano una lettera aperta al “Caro estortore” era il 10 gennaio del ’91 e dopo sette mesi gli spararono alle spalle. Ventidue anni fa nessuno si schierò a fianco di Libero Grassi, oggi sarebbe meno solo, il suo grido sarebbe stato raccolto da associazioni come Addipizzo e Libero Futuro, che con la loro azione onorano la sua memoria. E lo hanno fatto pure ieri, in occasione dell’anniversario dell’uccisione dell’imprenditore palermitano. La legalità si è data appuntamento al lido “Sconzajuoco” sulla spiaggia di Capaci, gestito dai volontari di Addipizzo che hanno chiamato il tratto di litorale proprio con il nome della barca di Libero Grassi “Sconzajuoco”.
E questa mattina alle 7.45 in via Vittorio Alfieri a Palermo, Libero Grassi è stato ricordato nel luogo dell’agguato, proprio davanti la sua abitazione. La figlia Alice, come da tradizione, ha sistemato un cartello scritto a mano su cui si legge: “Qui e’ stato assassinato Libero Grassi, imprenditore, uomo coraggioso, ucciso dalla mafia, dall’omerta’ dell’associazione degli industriali, dall’indifferenza dei partiti, dall’assenza dello Stato”.
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