Palermo. Tram: arrivano i soldi, ripartono i lavori

La Corte dei Conti ha registrato ieri il decreto di finanziamento della Regione che stanzia 87,5 milioni di euro per la perizia di variante del tram. Palazzo delle Aquile lo ha reso noto nel tardo pomeriggio, specificando che “la registrazione del decreto rende definitivamente disponibili le somme da trasferire al Comune e poi all’Amat in diverse tranche”. L’atto della Corte pone fine a una controversia burocratica che si trascinava da un anno e che rischiava di far arenare la realizzazione dell’imponente infrastruttura.
I fondi per la perizia rappresentano una vera e propria boccata d’ossigeno per la Sis, il consorzio di imprese incaricato della realizzazione del tram. A maggio il ritardo dei fondi regionali e statali, aveva indotto l’azienda, ad avviare le procedure di licenziamento di 120 dipendenti a causa della mancanza di liquidità. La prevedibile e rabbiosa reazione di lavoratori e sindacati aveva portato alla chiusura dei cantieri per una settimana, favorita peraltro dalla decadenza delle polizze assicurative degli stessi operai. A metà giugno i lavori sono ripresi, pur se un po’ a rilento per via della mancanza di materiali, ma sono comunque andati avanti, anche perché nel frattempo dai palazzi governativi giungevano buone notizie sull’esito delle diverse pratiche.
Il 13 giugno la Regione ha firmato il decreto di finanziamento che sbloccava gli 87,5 milioni. La Sis, tuttavia, decideva di non ritirare le procedure di licenziamento preferendo aspettare che la Corte dei Conti si esprimesse in maniera definitiva.
Ieri dalle parole dell’assessore Tullio Giuffrè è trapelato l’ottimismo per l’avvicinarsi di una felice soluzione della vertenza: “Sono molto contento di questo provvedimento – ha detto – che ha richiesto quasi un anno di impegno, in sinergia con la Regione e l’Amat per superare le criticità dell’appalto che avevamo trovato quando ci siamo insediati”. Anche il sindaco Leoluca Orlando ha espresso il suo apprezzamento per il risultato raggiunto “che finalmente -dice – darà garanzie sulla possibilità di portare a termine i lavori senza ulteriore interruzioni o rallentamenti, ma anzi con un auspicabile accelerazione che permetta di recuperare il tempo perduto”.

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