Palermo. Rapine violente ad anziani e commercianti, 18 arrestati

Quindici vanno in carcere, tre agli arresti domiciliari. Finisce così una banda di rapinatori che seminava il terrore a Palermo e provincia, tra anziani e titolari di esercizi commerciali. E’ stata sgominata dalla Polizia che ha avviato le indagini dal 2009 facendo luce su 22 rapine violente compiute anche in danno di persone sole e appartenenti a categorie deboli, come nel caso del portatore d’handicap in carrozzina , malmenato e derubato di 3000 euro. Oppure, il caso di una coppia di anziani che, dopo aver prelevato denaro in un ufficio postale del centro, è stata seguita fin sotto casa e brutalmente rapinata della pensione. I colpi sono stati commessi anche al di fuori del capoluogo, la banda si è spostata fino a Capaci dove è stata presa di mira una tabaccheria.
Dalle indagini è venuta fuori l’esistenza di tre gruppi capaci di scambiarsi compiti e uomini. Una posizione di vertice avrebbero occupato Giuseppe Anzalone, Mario Gebbia e Marco Aiello, di 34, 36 e 24 anni. Si tratta di tre volti noti alle forze dell’ordine, tutti già agli arresti domiciliari. Finiti in carcere hanno deciso di collaborare con i poliziotti. Sono stati loro, dunque, a fare luce su una serie di assalti e sulla folta schiera di complici della banda che si basava sulle soffiate di insospettabili basisti. È il caso del titolare di una nota azienda di catering a cui rubarono l’incasso di un banchetto matrimoniale, grazie alla soffiata di un cameriere. Nel mirino finì pure una donna, dipendente della clinica Orestano, a cui strapparono dieci mila euro, e il titolare di un distributore Eni di viale Regione Siciliana. Bottino da 40 mila euro.  Particolarmente cospicua la rapina compiuta in danno della gioielleria “Basile” di via Sella fruttata 400.000 euro.

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