Mala Gestio -Grandi Eventi. L’ex assessore Sparma svuota il sacco e va ai domiciliari

“Mi ero reso conto che Giacchetto si avvaleva di metodi corruttivi per ottenere l’aggiudicazione di gare per i piani di comunicazione e per orientare a suo favore, od a favore di società da lui segnalate, le procedure di finanziamento”, ma non ho avuto il coraggio di denunciare. Gianmaria Sparma, ex assessore regionale, arrestato nell’ambito dell’inchiesta Mala Gestio -Grandi eventi, svuota il sacco e racconta al pm Gaetano Paci i benefit ricevuti dal “re della pubblicità” al quale però garantiva informazioni puntuali e dettagliate sugli atti presi dall’allora giunta Lombardo su materie di interesse del manager. A Gianmaria Sparma sono stati concessi gli arresti domiciliari. L’ex assessore regionale al Territorio e Ambiente ha raccontato di aver conosciuto Giacchetto grazie a Rino Lo Nigro, l’ex responsabile dell’Agenzia regionale per l’impiego anche lui coinvolto nell’inchiesta e che Sparma definisce ‘Il vero dominus del Ciapi’ e poi ha anche detto che l’amicizia con Giacchetto potrebbe averlo agevolato nella sua carriera politica. Poi ha ammesso tutti i benefit ricevuti da Giacchetto, dal viaggio in Tunisia con Luigi Gentile, Pippo Scalia e le rispettive consorti, ai due fine settimana, uno a Pasqua ed uno a giugno del 2010, del valore di 1000 euro, all’utilizzo della carta di credito Superflash durante il periodo del viaggio di nozze. Ed ancora i biglietti per una partita Milan-Manchester per alcuni amici irlandesi di Sparma; un televisore del valore di circa 500-600 euro; il pagamento di 3000 euro per un intervento chirurgico che l’ex assessore aveva subito in una clinica privata romana, l’abbonamento Sky, l’affitto di casa e una bustarella da 5000 mila euro per far fronte al blocco dello stipendio di assessore in seguito ad una cartella di Equitalia. Insomma tra Giacchetto e Sparma si era instaurato un bel rapporto di convenienza ma secondo le dichiarazioni dell’ex assessore, lui non era l’unico a beneficiare dei favori di Giacchetto, “con riferimento a Scalia e a Gentile -ha detto- so che le abitazioni che occupavano a Palermo erano poste a loro disposizione da Giacchetto e non mi risulta che pagassero un canone”. Le dichiarazioni di Sparma fanno pensare a un ulteriore allargamento dell’indagine sul Ciapi e di quella parallela sui Grandi eventi della Regione Siciliana. Intanto è tornato libero Massimiliano Sala, mentre il Tribunale del riesame ha restituito gli 11.400 euro sequestrati all’ex assessore regionale alla Formazione professionale, Carmelo Incardona e ha riconsegnato all’ex amministratore delegato del Palermo, Rinaldo Sagramola, la maggior parte dei beni sottratti, limitando a 28 mila euro il sequestro.

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