Delitto Fragalà. La difesa di Arcuri chiede la perizia fonica delle intercettazioni

Lo avevano ascoltato nell’ambito di un’inchiesta per mafia ed estorsioni ed avevano registrato le fasi preparatorie e successive di un pestaggio, quello che portò alla morte l’avvocato Enzo Fragalà, ma per incastrarli sono state provvidenziali le dichiarazioni della pentita Monica Vitale. Così l’11 luglio scorso sono state emesse tre ordinanze di custodia cautelare in carcere per l’omicidio del penalista palermitano. Secondo la Procura i colpevoli sarebbero Francesco Arcuri, Salvatore Ingrassia e Antonino Siragusa. Arcuri però interrogato dai pm ha negato di aver picchiato a morte l’avvocato e insiste sul fatto che la voce intercettata non è la sua. Il suo legale, Filippo Gallina, ha chiesto l’incidente probatorio, vuole che sia fatta una perizia fonica in contradditorio tra le parti, accusa e difesa, per dimostrare che le intercettazioni in cui parla il presunto assassino di Enzo Fragalà non riguardano il suo assistito, Francesco Arcuri. I pm che coordinano le indagini, Nino Di Matteo e Carlo Lenzi dovranno adesso esprimere un parere e poi il gip Ferdinando Sestito prenderà una decisione. La Procura però è sicura che si tratti della voce di Arcuri. Oltre alle intercettazioni audio ci sono pure i video estrapolati dalle telecamere di videosorveglianza nella zona di via Turrisi, dove si consumò il pestaggio contro Enzo Fragalà. Le due persone che si vedono nelle immagini secondo i carabinieri sono Siragusa ed Ingrassia. A questo punto la difesa dei tre imputati potrebbe chiedere oltre alla perizia fonica, elle consulenze di parte sulle voci e sulle immagini

fonte: Giornale di Sicilia

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