Corleone. Il sindaco revoca la cittadinanza onoraria a Fabrizio Miccoli

Corleone revoca la cittadinanza onoraria a Fabrizio Miccoli. Consegnata dall’ex sindaco Nino Iannazzo il 9 settembre del 2009 con questa motivazione “esempio di promozione di valori quali la lealtà, la solidarietà, e la sana competitività finalità cui bisogna educare le nuove generazioni”, dopo la bufera giudiziaria e mediatica che ha coinvolto l’ex capitano del Palermo, l’attuale sindaco di Corleone, Leoluchina Savona ha deciso di revocare il riconoscimento onorario. Una decisione che il primo cittadino ha preso dopo la richiesta di tre consiglieri comunali – Dino Paternostro, Mario Lanza e Vincenzo Macaluso- seguita dalle frasi shock che sarebbero state pronunciate da Miccoli contro il giudice Giovanni Falcone. “Falcone – ha detto Savona – è un eroe civile e per noi, che ci portiamo dietro il marchio di capitale della mafia, quei giudizi sono intollerabili, revocare la cittadinanza era il minimo che si potesse fare”. Dunque a Corleone, che aveva accolto Fabrizio Miccoli come un idolo, non hanno convinto né le sue lacrime né le sue giustificazioni. Per Corleone l’ex bomber rosanero non è più degno di far parte della cittadinanza, tanto da essere cancellato dall’anagrafe. Indicato come un esempio per i ragazzi di Corleone dalle intercettazioni è emersa un’altra immagine di Miccoli che parlava a ruota libera di “quel fango di Falcone”

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