Castellammare del Golfo, sequestrata azienda agricola in odor di mafia

L’imprenditore agricolo trapanese, Michele Mazzara, 53 anni, è stato nuovamente colpito da un sequestro di beni. Un anno e mezzo fa, infatti, la polizia e le fiamme gialle avevano messo i sigilli a beni a lui riconducibili per 25 milioni di euro, ritenuti frutto dell’attività di fiancheggiatore del boss Matteo Messina Denaro. Le indagini hanno portato ad accertare che attraverso dei prestanome Mazzara aveva anche proceduto all’acquisto di una azienda, l’”Agricola Poma”, che ha sede a Castellammare del Golfo. L’azienda era già sottoposta ad amministrazione giudiziaria. Il sequestro è stato effettuato dali agenti della divisione Anticrimine della questura e dai finanzieri del nucleo Polizia tributaria. Gli elementi che hanno portato all’ulteriore sequestro contro l’imprenditore Michele Mazzara sono stati rinvenuti dagli investigatori durante una perquisizione nell’abitazione dell’imprenditore. Sono venuti fuori nuovi affari che Mazzara sarebbe riuscito a condurre avvalendosi della forza intimidatrice. Una persona, Mazzara, rispetto alla quale nessuno poteva permettersi di rifiutare appoggi e consensi. li investigatori della divisione Anticrimine della polizia, guidati da Giuseppe Linares, hanno spulciato decine e decine di fascicoli, e così hanno scoperto che Mazzara e l’Agricola Poma, assieme, alla fine del 2011 avevano compiuto un rilevante investimento immobiliare con l’acquisto di un terreno agricolo (quota indivisa di un più vasto fondo del valore di oltre 2 milioni di euro) in contrada Menta, a Buseto Palizzolo.
Grossi affari in agricoltura. L’Agricola Poma nel giro di pochi anni risulta avere investito consistenti capitali per l’acquisto di altri fondi agricoli anche in località lontane dalla sua sede, e in particolare nell’hinterland agricolo di Trapani, nelle contrade Sciarra Sottana e Cancelliere.

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