Ato Palermo 1. Sentenza sui costi del servizio: stangata in arrivo per tre comuni

Stangata in arrivo per i comuni di Balestrate, Montelepre e Giardinello. Dopo che il tribunale di Palermo ha rigettato lunedì scorso, l’istanza presentata nel 2008 dai sindaci pro tempore Tonino Palazzolo, Giacomo Tinervia e Salvatore Polizzi, contro l’Ato rifiuti, adesso i tre paesi dovrebbero pagare le differenze tra i costi realmente sostenuti dalla società in questi anni, e quelli stabiliti nel Piano Industriale, che invece sono inferiori.
Le motivazioni della sentenza si conosceranno tra alcune settimane ma le cifre in questione sono imponenti per le finanze dei comuni interessati. Il comune di Balestrate dovrebbe restituire all’Ato circa 680.000 euro, il municipio di Giardinello intorno ai 150.000 euro, Montelepre quasi 500,000 euro. Adesso gli enti locali hanno 60 giorni di tempo per presentare ricorso. Ma sia il sindaco di Giardinello Giovanni Geloso che il primo cittadino di Balestrate Salvatore Milazzo non intendono presentarlo, sostenendo che comporterebbe un ulteriore aggravio per i conti dei comuni. Inoltre i due amministratori locali dichiarano che all’epoca dei fatti, erano già contrari alla presentazione dell’istanza. Per quanto riguarda il comune di Montelepre, dovrebbe decidere il Commissario Straordinario che potrebbe arrivare entro le prossime due settimane.
In pratica i sindaci in carica nel 2008 sostenevano che i bilanci andavano chiusi in perdita e che le tariffe da pagare all’Ato, erano quelle stabilite dal piano industriale. Presentarono dunque un’istanza al tribunale di Palermo per far valere le loro ragioni. Ma il consiglio di amministrazione, allora guidato da Giacomo Palazzolo, sosteneva invece che il Piano Industriale, poiché era stato redatto prima della costituzione del’Ambito, era basato su uno studio a tavolino e quindi non su dati reali.
Dunque i comuni dovevano pagare di più. A distanza di cinque anni, la terza sezione civile del Tribunale ha dato ragione alla tesi dell’Ato e i comuni dovrebbero rimborsare le spese effettivamente sostenute dalla Servizi Comunali Integrati per la gestione del servizio rifiuti. Debiti che si accumulano agli altri debiti già maturati negli anni.
Il Liquidatore della società Antonio Geraci si dice soddisfatto dell’esito della sentenza: “spesso – dichiara – questi contenziosi sono presentati strumentalmente contro l’Ato. La decisione dei sindaci di non presentare ricorso è di buon senso perché altrimenti graverebbero altri costi sulle finanze degli enti locali”

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