Ars. Cracolici “ridurremo l’indennità dei deputati a 5.500 euro”
“L’orientamento è chiaro: ridurremo l’indennità dei deputati regionali a 11.100 euro lordi onnicomprensivi, cioè circa 5.500 euro netti: la Sicilia, dunque, si adeguerà alle indennità dell’Emilia Romagna che sotto questo punto di vista è la Regione più virtuosa d’Italia”. L’anticipazione è di Antonello Cracolici, presidente della commissione speciale per la spending review all’Ars e per la regolamentazione dei rapporti governo-parlamento. Attualmente l’indennità di un parlamentare siciliano è pari a circa 18 mila euro lordi mensili. Cracolici ha detto che “l’orientamento, per quel che riguarda le indennità dei deputati regionali, è quello di attenersi rigidamente al decreto Monti”. Le nuove indennità dovrebbero scattare da gennaio 2014. “Restano da stabilire molte altre questioni come lo ‘status’ di deputato regionale – ha aggiunto Cracolici -; la materia presenta diverse possibili soluzioni, bisogna tenere insieme la tradizione del nostro parlamento e la necessità di innovazione e di contenimento della spesa. Abbiamo iniziato a definire un testo: presto ascolteremo la Corte dei conti, l’avvocatura dello Stato e altre istituzioni, chiederemo loro un contributo per la stesura del disegno di legge”. Secondo Cracolici “bisogna introdurre sanzioni, anche monetarie, per gli assessori che disertano le sedute dell’Ars”: il riferimento è all’assenza del governo in aula che ha costretto a far slittare per la quinta volta consecutiva la discussione di due mozione all’ordine del giorno dallo scorso 30 maggio. “Dobbiamo trovare gli strumenti per ‘costringere’ il governo a confrontarsi col parlamento. Se i deputati si assentano dall’aula viene applicata una sanzione, la stessa cosa si dovrebbe fare con agli assessori che non si presentano a Sala d’Ercole quando si affronta la rubrica di loro competenza”.