Alcamo, nominati tre nuovi assessori

Il rimpasto in giunta era nell’aria da tempo. Questa mattina, dopo le dimissioni di ieri dell’assessore all’Ambiente e al verde, Massimo Fundarò, il sindaco di Alcamo Sebastiano Bonventre, ha deciso di procedere alla rimodulazione dell’esecutivo di cui sono stati informati i rappresentanti delle forze politiche che lo sostengono. Entrano a far parte della squadra amministrativa Ferdinando Trapani, docente in Urbanistica presso la Facoltà di Architettura della Università degli studi di Palermo, l’imprenditore locale Massimo Melodia e il medico Giuseppe Simone. Gli stessi subentrano al dimissionario Massimo Fundarò e ad Ottilia Mirrione e a Francesca Ylenia Settipani, licenziate contestualmente alle nuove nomine. “Ho ritenuto che il clima di incertezza venutosi a creare non giovasse all’amministrazione ed alla città, per questo motivo ho presentato le mie dimissioni da assessore – scrive Massimo Fundarò in una nota – Non essendoci più le condizioni personali e politiche per la mia permanenza in giunta ho preso questa decisione”. La coalizione che appena un anno fa ha eletto Bonventre a sindaco non c’è più da mesi ed il passo indietro di Fundarò non ha fatto altro che accelerare il cambio fulmineo del quadro politico. Il primo cittadino, ringrazia i tre ex assessori per l’azione amministrativa fin qui svolta con abnegazione, entusiasmo, serietà e sincero spirito di servizio. Le esperienze da loro maturate – aggiunge Bonventre – sono indiscutibilmente un patrimonio importante per il nostro Comune, tantè che saranno ancora valorizzate ed utilizzate. Ad un anno dal suo insediamento, dunque, Bonventre rivoluziona gli assetti determinati dal voto. Rimanda in serata, la presentazione dei nuovi assessori, ma anticipa la conferenza stampa programmata, con una nota in cui fa un excursus sull’attività amministrativa svolta. Il sindaco Bonventre parla di un anno di lavoro impegnativo, difficile, condotto tra difficoltà non indifferenti per via delle frequenti scadenze politico-elettorali, dei tagli non previsti nei trasferimenti dei fondi sia statali che regionali, delle incertezze sopravvenute sullo stato giuridico dei tanti lavoratori precari in servizio presso l’Ente locale, nonché con la pressione continua di una spada di Damocle, determinata dalle norme, a suo parere, anche poco logiche relative al Patto si stabilità. Ridurre la spesa, rimodulare di conseguenza i conti economici non è stato e non è facile – scrive il sindaco di Alcamo nel documento – ma posso affermare che il nostro prossimo bilancio sarà congruo rispetto alle attuali rigide norme e in linea con i principi di solidarietà e sussidiarietà che caratterizzano il nostro impegno politico di fondo nella scelta delle priorità da affrontare. Ho condiviso pienamente la necessità, manifestata da più parti, e per ultimo da Area Democratica – prosegue Sebastiano Bonventre nel documento – di procedere ad una verifica politico-programmatica al fine di esaminare con il dovuto approfondimento, non solo lo stato dell’attuazione del programma e della sua rivisitazione, ma anche lo stato di coesione politica della coalizione che mi ha sostenuto e ciò anche per porre rimedio, laddove necessario, a quei sintomi di malessere che ultimamente si sono manifestati in Consiglio Comunale e che non ho inteso né sottovalutare né tantomeno ignorare. Di conseguenza – conclude Bonventre – ho avvertito la necessità, a mio avviso non più procrastinabile, di procedere alla rivisitazione della giunta municipale che nei prossimi mesi sarà chiamata a confrontarsi con problematiche complesse, scadenze impegnative quali su tutte la rivisitazione del PRG ed in presenza di una parte di struttura burocratica interna che ha mostrato non poca fatica a porsi con costanza in sintonia con le nuove emergenze e bisogni a cui il Comune dovrà essere in grado di tentare di fornire risposte adeguate.

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