Regione, 3 miliardi di euro di fondi europei non spesi

Ci sono circa 100 milioni per le strade secondarie, una trentina per i porti e oltre 60 per gli aeroporti. E ci sono anche 278 milioni per scuole e oltre 500 per impianti energetici. Senza considerare i 280 con cui si dovrebbe risolvere l’emergenza frane in Sicilia. Eccolo il tesoro che resta nei cassetti degli assessorati da 5 anni e mezzo: fondi europei per quasi 3 miliardi da spendere senza eccezioni entro i prossimi due anni, pena la restituzione a Bruxelles. La Regione ha consegnato all’Unione europea il dossier sull’attuazione del piano di spesa dei fondi per il periodo 2007/2013. Una mappa delle occasioni sprecate. Mentre continua l’emergenza rifiuti in tutta la Sicilia, è quasi al palo l’investimento dei fondi con cui si prevedeva di realizzare impianti di smaltimento: dal 2007 sono disponibili 87 milioni ma fino ad oggi ne sono stati spesi soltanto 16. Mentre per la raccolta differenziata (ferma a percentuali insignificanti) si potevano investire 54 milioni ne sono appena stati spesi 6. Per la prevenzione del dissesto idrogeologico e per la protezione civile ci sono in cassa 322 milioni ma in cinque anni ne sono stati spesi soltanto 42. Fra le somme rimaste nei cassetti, quelle destinate per le scuole; 278 milioni disponibili, di cui spesi zero euro. La lista è lunga. Malgrado questi ritardi, la Regione non ha ancora perso un solo euro: lo ha certificato il Comitato di Sorveglianza che però avverte: “Ci sono settori che devono accelerare ad ogni costo. Non c’è più tempo per dirottare le somme verso altri investimenti”. Nei giorni scorsi l’assessore all’economia Luca Bianchi aveva indicato nei dirigenti regionali i principali responsabili dei ritardi. Ma Vincenzo Falgares, direttore della Programmazione punta il dito anche contro i comuni, che spesso chiedono soldi senza spenderli.

fonte: Giornale di Sicilia

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