Partinico, commossi e partecipati i funerali di Maria Rita Semiti.

 

Hanno pianto tutti, i suoi amici, ma anche chi non la conosceva quando la bara bianca di Maria Rita Semiti, è uscita dalla chiesa del Rosario. Una morte assurda, ingiustificata, senza una logica, una tragica fatalità che ha spezzato la vita di una famiglia, che ha segnato per sempre quella di un giovane che con Maria Rita doveva sposarsi. Un guasto all’auto su cui viaggiavano, lei che viene catapultata fuori dal parabrezza posteriore, poi l’impatto fatale sulla strada, una serie di combinazioni negative ed assurde che fanno pensare che il destino di Maria Rita era segnato, doveva morire la mattina di quel maledetto lunedì 17 giugno. Ieri tutto il paese ha parlato di lei, in tanti hanno gremito la chiesa, tantissimi hanno atteso fuori, in silenzio, bisbigliando ed imprecando rispettosamente sottovoce, sulla tragica fatalità. Maria Rita si era impegnata in politica, candidandosi al Consiglio comunale con la lista del Megafono ed il presidente Crocetta è arrivato ieri a Partinico, ha atteso il feretro davanti la chiesa, ha salutato i familiari, ha indirettamente ringraziato la ragazza, per la collaborazione che ha dato al suo partito alle ultime elezioni comunali. Alla cerimonia invece ha assistito l’assessore Stancheris insieme al Sindaco Lo Biundo che per ieri ha proclamato il lutto cittadino. E Partinico ieri, si è stretta tutta, nel ricordo di questa giovane donna, la cui vita è stata spezzata troppo presto. Ha pianto pure padre Arcuri, che ha celebrato le esequie ricordando che 23 anni fa lui stesso aveva battezzato Maria Rita, la cerimonia è stata straziante, in sottofondo si sentiva il pianto accorato di Alberto, il fidanzato che insieme a lei è diventato uomo, si conoscevano da dieci anni, dovevano sposarsi il prossimo anno. Lui non si è mai staccato dalla bara bianca, l’ha accarezzata, gli ha parlato e piangeva, con il cuore spezzato dal dolore. E’ brutto, molto brutto partecipare a cerimonie di questo tipo, ti viene rabbia, ti immedesimi nel dolore di chi vive personalmente il dramma, ti rendi conto però, di non poter veramente capire quello che provano. Rifletti sugli affetti, su quello che potremmo fare e non facciamo, su come talvolta ci comportiamo male mentre invece non dovremmo, perchè quello che è successo a Maria Rita e ad Alberto può succedere a noi, una tragica fatalità e finisce tutto, senza avere il tempo per rimediare ai nostri errori. La bara è stata accolta fuori dalla chiesa da applausi sinceri, dalle note dell’Ave Maria di Shubert, da palloncini bianchi e da due stelle argentate che insieme, una accanto all’altra, sono salite in cielo. Poi ha raggiunto in corteo il cimitero, attraversando un paese silenzioso, commosso ed in lacrime, per una morte assurda, ingiustificata… senza logica.

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