Corleone. Rimpasto in giunta, pioggia di critiche
Rimpasto in giunta a Corleone. Due i nuovi assessori Marcello Barbaro e Calogero Di Miceli, rispettivamente presidente del centro internazionale di documentazione sulle mafia e sui movimenti antimafia, e consigliere comunale e funzionario regionale. Barbaro prende il posto del vicesindaco dimissionario Carlo Vintaloro ed ha avuto le deleghe al bilancio, patrimonio, tributi, macchine amministrativa, personale, società partecipate. Mentre Di Miceli entra al posto di Vincenzo Labruzzo ed ha avuto l’incarico alle attività produttive, polizia municipale, politiche comunitarie e sportive, spettacolo e tempo libero. Ciro Schirò farà il vicesindaco mente Giuseppe Giandalone -che non avrebbe più il sostegno del gruppo “Mi ci Vedo” passato all’opposizione- gestirà l’urbanistica. Il sindaco Lea Savona ha tenuto per se le deleghe al turismo, servizi sociali, cultura e legalità. Restano fuori dalla giunta, pare per loro scelta, i rappresentanti della lista “Viva Corleone”. Dopo l’attuale rimpasto il sindaco potrebbe faticare per avere la maggioranza in consiglio comunale, all’interno del quale ci sono delle spaccature anche tra i banchi dell’opposizione. A criticare il rimpasto in giunta è Dino Paternostro consigliere comunale del PD ma anche il movimento “Ora Corleone” che in un comunicato stampa dichiara “i corleonesi non meritano questo e perciò chiediamo loro un atto di responsabilità: mettetevi da parte e andate a casa”. Dopo 15 anni -si legge- in cui siamo stati amministrati sempre dalle stesse persone che ci hanno portato a questo punto, serve il rinnovamento. Il movimento lancia i suoi punti programmatici: cantieri lavoro, acqua pubblica, raccolta differenziata gestita dal Comune, valorizzazione dei dipendenti pubblici per offrire maggiori servizi alla cittadinanza, salvaguardia e potenziamento dell’Ospedale