Cinisi.Caso Don Panino, Giovanni Impastato “Ue fermi le offese alla memoria”

“Stiamo facendo un censimento dei locali che di fatto mettono in atto apologia mafiosa come nel caso del pub viennese Don Panino. Ci sono arrivate già diverse segnalazioni. Sembra che si trovino in particolare tra Francia, Germania e Austria”. E’ questa la campagna che sta portando avanti Giovanni Impastato, fratello di Peppino, giornalista e militante di Democrazia proletaria ucciso dietro ordine del boss mafioso di Cinisi, Tano Badalamenti, 35 anni fa. “L’intenzione – spiega Impastato – è quella di presentare una iniziativa al parlamento europeo per evitare che d’ora in poi si giochi con la memoria delle vittime della mafia e che i boss siano dipinti come miti da emulare”. L’iniziativa di Impastato nasce dal caso del pub viennese Don Panino, che ha offeso la memoria degli eroi antimafia come Peppino Impastato e il magistrato Giovanni Falcone, sulla quale morte è stato ironizzato oltre ogni limite. Una campagna pubblicitaria finita al centro di un vero e proprio caso diplomatico tra Austria e Italia che ha visto il coinvolgimento anche del ministro degli esteri Emma Bonino. L’intervento della Farnesina ha ottenuto subito l’oscuramento del sito del pub viennese,  grazie anche alla petizione proposta sul web da Rete 100 Passi.
di Claudio Porcasi

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