Trentacinque anni fa la mafia uccideva Peppino Impastato
Ricorre oggi il trentacinquesimo anniversario della morte di Peppino Impastato, ucciso dalla mafia nel 1978. Proseguono a Cinisi le iniziative in suo ricordo. Questa mattina sindaci e scolaresche provenienti da tutta Italia, hanno manifestato in corteo ripercorrendo i cento passi che separano l’abitazione del militante di Democrazia Proletaria, da quella del boss Tano Badalamenti.
Il fronte antimafia di Cinisi continua ad essere diviso. Casa Memoria e l’associazione Peppino Impastato ogni anno organizzano due calendari di manifestazioni distinte.
E’ coperto dal letame e abbandonato nell’incuria il casolare di contrada Feudo dove il 9 maggio del 1978 venne Impastato. La Regione nei mesi scorsi si è impegnata con il Comune di Cinisi, ad espropriare l’area, con l’obiettivo di farla diventare il luogo della memoria, ma il casolare continua ad essere abbandonato.
Per questo motivo è stata avviata petizione popolare per sollecitare gli interventi necessari.
L’Associazione Peppino Impastato questa mattina ha intitolato simbolicamente con la data della morte del attivista, la strada che conduce al luogo del delitto. Mentre sul muro del casolare è stata scoperta una lapida lignea.