Partinico, a rischio la stagione irrigua

Si aggrava sempre più la situazione per gli agricoltori partinicesi, ai quali il consorzio di bonifica Palermo 2, ente gestore dell’erogazione idrica della diga Jato, ha chiesto di mettersi in regola con i pagamenti. Tanti i morosi, molti quelli che non ne vogliono sapere di versare le somme dovute, considerando anche il fatto che il servizio è inadeguato a causa della scarsa manutenzione degli impianti. In ogni caso la stagione irrigua non ha ancora preso il via e il rischio che non parte è concreto. Così potrebbe ripetersi quello che è già accaduto nell’ultimo decennio, per ben due volte infatti, è successo di saltare del tutto l’erogazione idrica per le campagne con pesanti conseguenze sulla produzione e sul raccolto. Inoltre, chi non è in regola con i pagamenti non può nemmeno prenotare l’acqua. Sui morosi grava una sovrattassa del 25% in più rispetto al costo del servizio di erogazione. La situazione debitoria dell’ente ha inciso negli anni sulla gestione del consorzio, che visto succedersi diversi commissari, tra questi l’attuale assessore regionale all’agricoltura Dario Cartabellotta, che ha avviato la ristrutturazione di questo tipo di enti. Ricordiamo che nell’aprile del 2011 il consorzio di bonifica Palermo 2 aveva ottenuto un finanziamento dal ministero delle politiche agricole, allora retto da Saverio Romano per la progettazione di interventi infrastrutturali irrigui della diga Jato di Partinico. Il bando di gara è stato pubblicato sulla Gazetta Ufficiale a febbraio di quest’anno e prevede “interventi di ammodernamento delle reti di distribuzioni principali a servizio del comprensorio dello Jato con sostituzione delle condotte in cemento e amianto e realizzazione del sistema di misura e di controllo delle erogazioni”. Il termine di presentazione delle offerte è scaduto il 10 aprile 2013 e da questa data devono trascorrere 180 giorni per l’aggiudicazione dei lavori. Quindi a conti fatti le opere alla diga jato dovrebbero partire in autunno. Comunque i problemi per l’avvio della stagione irrigua restano, ed ovviamente sono a carico degli agricoltori.

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