Montelepre, richiesta revoca arresti domiciliari per Tinervia

Le dimissioni del sindaco di Montelepre Giacomo Tinervia, non sono un segno di debolezza, ma di rispetto verso le istituzioni e del paese, perché lo status di indagato non deve nuocere alla collettività. E’ sua ferma intenzione dimostrare l’estraneità assoluta alla mafia. Lo ha dichiarato il suo legale, Enrico Sanseverino che, da una settimana, affianca il collega Luigi Mattei nella difesa dell’ormai ex primo cittadino. Insieme chiederanno, adesso, al tribunale della libertà, la revoca degli arresti domiciliari a cui è attualmente sottoposto il proprio assistito che deve rispondere solo del reato di concussione; l’altra accusa contestata dai magistrati nell’ordinanza di custodia cautelare, e cioè di estorsione aggravata in concorso, come già detto precedentemente, è caduta dopo l’interrogatorio con il Giudice per le indagini preliminari. Tinervia è stato arrestato l’8 aprile scorso nell’ambito dell’operazione Nuovo Mandamento che ha portato all’arresto di 37 persone, di cui, tre di loro, nel frattempo tornati in libertà. Ieri si è dimesso dalla carica di sindaco, dopo il diniego espresso dal tribunale del riesame per la sua scarcerazione, con una lettera di cui, nell’ultima edizione vi abbiamo proposto solo qualche stralcio e che oggi, invece, vi vogliamo leggere integralmente. Nella missiva, indirizzata al  Segretario Generale del Comune di Montelepre Valia Maria Barbarotto, all’ex presidente dell’assise civica Giancarlo Randazzo, a tutti gli ex consiglieri comunali decaduti a seguito delle dimissioni di 9 esponenti dell’assise civica e per conoscenza al Presidente della Regione Rosario Crocetta e al comandante della locale stazione dei carabinieri Marcello Usai, si legge testualmente:

“Fra le molteplici motivazioni poste alla base di questa mia sofferta scelta, carissimi Concittadini, oggi, ho preso tale decisione al fine di non esporre ulteriormente la nostra comunità ad altre aggressioni mediatiche, che offendono la dignità di tutti noi e anche per consentire alla magistratura di svolgere le proprie attività investigative , quindi con la massima serenità e la certezza di essere un uomo Onesto.

Esprimo in tal senso , la mia totale fiducia nell’operato dei Giudici affinché  si faccia al più presto chiarezza  sulla  vicenda , in cui vengo chiamato in causa e a cui sono totalmente estraneo.

Si conclude cosi la mia esperienza di Sindaco ed Amministratore di questa Cittadina; in verità avrei desiderato, per senso di responsabilità, continuare sino alla scadenza naturale della legislatura , ma io persona leale e vittima di un meccanismo giudiziario lascio da persona Onesta !

Con la coscienza di avere lavorato in totale onestà e generosità verso tanta gente che può testimoniarlo. Vi posso assicurare che ho messo tutto “ me stesso “ e da uomo che per la propria collettività ha dato tutto e sta pagando tutto a caro prezzo!

Trovandomi davanti ad un bivio sono costretto, a scegliere la via più breve per continuare a dare da uomo libero. Ora sento il dovere di ringraziare gli assessori e i consiglieri comunali del gruppo “Per Montelepre”, che in questi anni mi hanno sostenuto e dato fiducia, in alcuni (pochi ma tuttavia determinanti), ha prevalso il senso di squadra e del lavorare insieme , attraverso un giusto e mirato confronto; questa vicenda mi ha fatto comprendere meglio, sotto diverse sfaccettature, più o meno positive, i singoli componenti della maggioranza, e di ciò, oggi non riesco a coglierne solo gli aspetti più nobili; in altri ha prevalso il vuoto individualismo e la voglia di emergere, a discapito di un agire politico che ritengo debba essere sempre disinteressato. Inoltre ringrazio  tutti gli impiegati  comunali che hanno sempre , a qualunque titolo, prestato servizio nell’ente con onestà, professionalità e dedizione al lavoro. Ritengo  che sia altresì doveroso ringraziare tutte le associazioni di volontariato (ProLoco, ATMA, Auser, Banda Amadeus, Protezione Civile, Croce Rossa, Avis, Nika, Teleoccidente ed altre)che infondendo la loro collaborazione e l’amore  per il paese nella comunità, tutti insieme siamo riusciti a far crescere e a far conoscere nel mondo tradizioni, storia e cultura che rappresentano la vera Montelepre, una cittadina cristiana, credente , che grazie all’ottimo lavoro fatto ogni giorno, con non poche difficoltà , dai nostri sacerdoti, fanno di Montelepre una grande famiglia pronta sempre ad aiutare i fratelli in difficoltà attraverso la  fede. Infine ritengo opportuno sottolineare come in  questi anni siamo riusciti, attraverso l’eccezionale collaborazione con il nostro Comandate di stazione dei Carabinieri insieme ai suoi uomini, a dare serenità e sicurezza alla collettività. Consentitemi un ultimo pensiero  rivolto a tutti i componenti delle società sportive, con l’augurio di poter continuare ad educare e far crescere i nostri figli attraverso lo sport, anello di congiunzione fra salute e rispetto delle regole, e vi esorto a far rispettare le strutture che abbiamo  costruito. Quest’amara esperienza mi ha fatto comprendere , come non mai, quale grande bene sia per l’uomo la Libertà e quale grande angoscia sia vivere senza essa. Un’esperienza ancora più lacerante se vissuta in prima persona, da uomo innocente ed onesto, le esperienze negative possono annientare un uomo, ma consapevole della mia onestà, aspetto fiducioso la risoluzione delle indagini che dimostrino la mia buona fede e la mia integerrima condotta.  Non mi soffermo a descrivere i momenti più bui di questa vicenda , ma la fede  in Dio, l’amore che nutro per la mia grande famiglia e la solidarietà  di tanta gente, mi hanno dato la forza di lottare e guardare avanti fiducioso, perché certo della giustizia. Al gruppo politico  “Per Montelepre” chiedo di continuare e completare le opere in corso con lo spirito che ci ha sempre contraddistinto, e cioè al servizio della gente mettendoci la passione per il proprio paese. Concludo  dicendovi che sono molto fiducioso perché oltre ad essere determinato nella mia innocenza ho scelto come mio legale, seguendo il consiglio del nostro amatissimo Papa Francesco, Gesù, perché solo lui conosce la verità ed abbracciando la Croce resto in attesa che emerga  la verità. Esprimo gratitudine e ringrazio tutti coloro, tanti, che in questi giorni  hanno manifestato la loro incondizionata fiducia alla mia persona e alla correttezza del mio comportamento di uomo e di amministratore. Sicuro di poter tornare presto fra  voi vi saluto con un grande abbraccio,  grazie a tutte le persone che mi  hanno aiutato a superare questo momento difficile della  vita”.  Firmato, Giacomo Tinervia.

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