Capaci, beccati due palermitani intenti a spendere banconote false
Beccati, a Capaci, due palermitani che hanno cercato di spendere una banconota da 100 euro, contraffatta. Luca Ferrara di 39 anni e Carmelo Cangemi di 23, devono rispondere di tentata spendita di monete falsificate. Due Carabinieri della Stazione di Capaci, non avevano ancora preso servizio, quando, ancora in abiti civili, mentre erano intenti a prendere un caffè al bar, si sono accorti che, il titolare del minimarket di fronte, stesse gesticolando energicamente contro due clienti a cui ha restituito una banconota verde. Vigili e pronti, d’istinto, i militari hanno raggiunto il negozio per verificare cosa stesse succedendo, non riuscendo però a fermare i due soggetti che nel frattempo si sono allontanati in automobile. Sentito l’esercente, lo stesso gli ha raccontato che i due hanno cercato di pagare una cassa di coca cola con una banconota da 100 euro visibilmente contraffatta. Senza indugio, i carabinieri si sono messi alla ricerca dell’auto dei due presunti falsari, riuscendo a rintracciarla poco dopo sulla statale 113 nei pressi del passaggio a livello. I militari, hanno quindi proceduto a sottoporre, le due persone a bordo dell’autoveicolo, ad un’accurata perquisizione personale. Addosso avevano 5 banconote da 100 Euro false, contraddistinte tutte dallo stesso numero seriale S19536607096. Inoltre, avevano pure 95 euro, probabilmente avuti in resto da una sesta banconota falsa spesa ai danni di qualche ignaro commerciante. Avendo entrambi a proprio carico svariati precedenti penali, Luca Ferrara e Carmelo Cangemi sono stati dichiarati in arresto, con l’accusa di “tentata spendita di monete falsificate”, anche se – giova ripeterlo al fine di richiamare in tal senso l’attenzione dei commercianti della zona – è possibile che siano effettivamente riusciti a spendere almeno una banconota da 100 Euro con lo stesso numero seriale. Dopo gli accertamenti di rito eseguiti nella caserma dei carabinieri della Compagnia Carabinieri di Carini, i due, giudicati per direttissima, sono stati sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.