Buone notizie per gli enti locali

Il contributo dei comuni siciliani al patto di stabilità, per il riequilibrio della finanza pubblica, passa da 450 a 74 milioni di euro. È il frutto dell’accordo siglato tra la Regione e l’Anci Sicilia, l’associazione dei comuni. L’intesa, sottoscritta dagli assessori all’Economia e alle Autonomie locali Luca Bianchi e Patrizia Valenti e dal responsabile dell’Anci Sicilia Giacomo Scala, consentirà agli enti locali di poter utilizzare i fondi per spese d’investimento e per pagare i debiti con le imprese. Il recupero dei budget è dovuto alla cessione da parte della Regione ai comuni di spazi finanziari, dopo l’adesione di Palazzo d’Orleans al patto di stabilità veriticale. «La Sicilia – dice l’assessore regionale Luca Bianchi – era l’unica Regione d’Italia a non avere aderito al patto. L’adesione permette di ridurre, e in alcuni casi azzerare, il patto di stabilità per i comuni della Sicilia». La misura è particolarmente favorevole per i comuni al di sotto dei 5 mila abitanti (sono 201), il cui saldo per quest’anno viene azzerato; i comuni maggiori, invece, recuperano oltre l’80% di spazio finanziario. Palermo, per esempio, passa da 60,8 a 13,3 mln, la differenza sarà utilizzata dall’amministrazione per spese in conto capitale e per le imprese. «Per la Regione si tratta di uno sforzo importante – aggiunge Bianchi – Abbiamo ridotto la nostra capacità di spesa, cedendola agli enti locali». «Quest’accordo è un successo importante – prosegue l’assessore Valenti – è colma un vuoto, in quanto l’anno scorso la mancata adesione al patto di stabilità verticale aveva tagliato fuori i comuni siciliani». E invece, con la firma dell’intesa, «vengono salvati i bilanci di molti comuni», sottolinea Scala.

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