Beatificazione Don Pino Puglisi, attesi 80 mila fedeli a Palermo
Sono attesi 80.000 fedeli da ogni parte d’Italia domani a Palermo per beatificazione di padre Pino Puglisi, il parroco di Brancaccio ucciso dalla mafia nel 1993. La celebrazione eucaristica, cui prenderanno parte 40 vescovi, 750 presbiteri e 70 diaconi, sara’ presieduta dal cardinale Paolo Romeo, mentre il rito di beatificazione sara’ presieduto dal cardinale Salvatore De Giorgi, delegato da Papa Francesco. Allo svelamento della foto di padre Puglisi si cantera’ il “Te Deum”, quindi l’arcivescovo emerito di Palermo, leggera’ la lettera apostolica e incensera’ le reliquie di padre Puglisi, (un frammento di costola prelevato in occasione dell’estumulazione della salma dal cimitero dei Sant’Orsola). La liturgia sara’ animata da un coro-guida di circa 250 cantori, costituito dal Coro “Sancte Joseph” e il “Sant’Ignazio di Loyola” di Bagheria, e un coro-assemblea di 750 elementi, diretti dal maestro di cappella della Cattedrale di Palermo, Mauro Visconti, autore dei canti, gia’ eseguiti in occasione della visita di Benedetto XVI a Palermo il 3 ottobre 2010. All’offertorio i doni saranno condotti all’altare dai due fratelli di padre Puglisi, Gaetano e Francesco, e da altre persone che sono state vicine al beato. La comunione sara’ distribuita ai fedeli da 300 ministri straordinari,e al termine risuonera’ l’inno ufficiale della beatificazione di don Giuseppe Puglisi il cui testo e’ stato composto da monsignor Giuseppe Liberto, direttore emerito della Cappella Sistina, su un testo preparato da monsignor Crispino Valenziano. In attesa della costruzione della nuova chiesa a Brancaccio, dove saranno definitivamente tumulate, le spoglie di don Puglisi sono state collocate provvisoriamente nell’altare laterale dell’Immacolata in Cattedrale, in un simulacro a forma di spiga a ricordare “la sua presenza feconda come un chicco caduto sulla terra muore e da molto frutto”, secondo il brano evangelico. Tra gli invitati alla beatificazione, il presidente del Senato Piero Grasso, i ministri dell’Interno, Angelino Alfano, della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, della Pubblica amministrazione, Giampiero D’Alia, il presidente della Regione, Rosario Crocetta, il giudice costituzionale Sergio Mattarella, il capo della polizia facente funzioni, Alessandro Marangoni