Torretta. Si dimettono altri due consiglieri e decade l’assise civica

Tutto per aver deciso di azzerare la giunta, o almeno questa è la versione fornita dai consiglieri comunali dimissionari. A Torretta lasciano l’incarico anche Gaetano Salvatore Gambino e Antonio Guercia che si aggiungono ai cinque sempre di maggioranza che avevano rinunciato al loro ruolo nei giorni scorsi Antonella Di Maggio, Benedetto Oliveri, Salvatore Bonello, Emanuela Candela ed Emanuele Di Maggio e prima di loro Natale Caruso. Così l’assise civica viene sciolta. Infatti non si può procedere alla surroga dei consiglieri comunali perchè è venuto meno il cosiddetto numero legale per svolgere una qualsivoglia seduta consiliare. Dal Comune fanno sapere che hanno già inviato la documentazione con le dimissioni dei rappresentanti alla Prefettura e all’assessorato regionale agli enti locali e si è in attesa della nomina di un commissario che si sostituirà al massimo consesso civico in questi due mesi. Infatti Torretta andrà al voto il 9 e 10 giungo prossimi. Ma torniamo alla motivazioni che hanno spinto Gaetano Salvatore Gambino e Antonio Guercia a dimettersi. In una nota i due consiglieri comunali considerano l’azzeramento della giunta disposto dal sindaco Vincenzo Guastella tardivo perchè sollecitato dai due rappresentanti già un anno fa. La crisi politico-istituzionale -continua la nota- che si è venuta a creare a seguito di tale atto, è frutto dell’ingovernabilità e dell’instabilità amministrativa, risultato di scelte politiche poco coraggiose, legate a logiche e schemi mentali pseudo-politici, che a parere di Gambino e Guercia sono arretrati e logoranti per la comunità. Chiudere anticipatamente questa esperienza politica -dicono ancora Gambino e Guercia- rappresenta un gesto di solidarietà nei confronti della cittadinanza che si ritrova a dover subire i costi di un consiglio di fatto decaduto e che da quasi 4 mesi non si riunisce più. “Il nostro impegno e servizio alla comunità -concludono Gaetano Salvatore Gambino e Antonio Guercia- sicuramente non terminerá con le dimissioni, anzi ci sforzeremo ancor di più rispetto al passato per la costruzione del Bene Comune affinchè non sia continuamente mortificato ma realizzato anche per Torretta”.

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