Rapporti tra la Regione e Vito Nicastri? Crocetta avvia una verifica
Il Governo siciliano ha avviato una verifica per accertare se ci sono dei rapporti con l’imprenditore di Alcamo Vito Nicastri, a cui ieri la Dia ha confiscato beni per 1,3 miliardi di euro, cifra record mai raggiunta fino ad ora. Se dovessero emergere dei rapporti “verranno subito revocati”. Ad annunciarlo nel corso di una conferenza stampa e’ lo stesso Presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta. “‘E’ gia’ partita una nota a tutti i dipartimenti – dice il governatore – per capire se ci sono stati o ci sono rapporti tra la Regione e questo imprenditore, ovviamente revocheremo tutto”.
Secondo le indagini infatti, “il re del vento” avrebbe beneficiato dell’appoggio, oltre che della mafia, anche della politica.
Figlio di un elettricista, dal nulla ha costruito un impero economico occupandosi prima di pompe di calore e poi di impianti eolici. Una scalata che, secondo la Dia, avrebbe compiuto sotto la protezione del boss mafioso latitante Matteo Messina Denaro. Nicastri, nella sua città non ha mai nascosto la possibilità di poter disporre di ingenti quantitativi di denaro. In occasione di un compleanno della figlia, avrebbe organizzato una cena privata con la partecipazione di un noto cantautore italiano.
Servirebbero circa quaranta pagine per elencare tutti i beni che sono stati sequestrati all’imprenditore: numerose società, conti correnti, carte prepagate, polizze assicurative, decine di terreni tra Alcamo e Castellammare, automobili, una villa ad Alcamo Marina e un catamarano di 14 metri.
A Vito Nicastri è stato imposto il regime di sorveglianza speciale: non potrà lasciare Alcamo, dove è residente, e può entrare ed uscire da casa in orari prestabiliti.