Partinico, presentato il libro di Caterina Brigati.
Nella varietà di etnie, culture e tradizioni che caratterizzano la società globale postmoderna a ciascuno di noi è capitato di sentirsi diverso nella misura in cui non si è omologato alle convenzioni sociali e ai giudizi morali dominanti. Spesso la diversità presuppone una esclusione e una emarginazione. Può essere esibita con l’orgoglio di chi, pur vivendo un disagio, è consapevole della propria scelta, e riesce a trasformare la diversità in un tratto distintivo, o con la mortificazione di coloro che, pur volendo omologarsi, a causa di diversità fisiche, antropologiche, culturali, storiche e sociali subiscono la propria alterità in termini di esclusione se non addirittura di violenza e ghettizzazione. La professoressa Caterina Brigati ne parla nel libro presentato ieri nell’aula Magna del Liceo Santi Savarino, dove insegna Italiano e Latino.