Nuovo Mandamento, imprenditore di Misilmeri scagiona Tinervia
“Mai pagato tangenti al sindaco Tinervia”, ecco la frase che potrebbe scagionare il primo cittadino di Montelepre, arrestato nell’ambito dell’operazione “Nuovo Mandamento”. Secondo quanto pubblica oggi il quotidiano “La Repubblica” il titolare della ditta di Misilmeri che nel 2007 si aggiudicò i lavori di ristrutturazione del palazzetto dello sport “Don Pino Puglisi”, sentito dai magistrati nega di aver pagato tangenti al sindaco di Montelepre ed ammette invece di aver pagato il pizzo a Cosa Nostra. Dunque cadrebbe a questo punto il castello accusatorio nei confronti di Tinervia, al quale vengono contestati i reati di concussione e concorso esterno in estorsione. Una notizia che fa tirare un sospiro di sollievo a chi non ho mai smesso di credere nella non colpevolezza del sindaco, ovvero ai suoi alleati politici. Così dopo quattro giorni l’amministrazione comunale di Montelepre rompe il silenzio. Gli assessori Pino Pizzuro (che nella qualità di vicesindaco sta guidando l’ente locale), Totò Candela, Rosario Licari ed Emanuela Polizzi, ci affidano la loro posizione. “Come giunta -dicono- abbiamo deciso di non dimetterci per non abbandonare il paese, già sconvolto da quanto accaduto. Vogliamo aspettare il nostro sindaco, prima di prendere qualsiasi decisione. Lo aspettiamo perchè siamo sicuri che presto tornerà libero e confidiamo anche nella magistratura di cui abbiamo rispetto e fiducia. In questi giorni -dicono ancora gli assessori- l’immagine di Montelepre è stata “ricompromessa” nonostante tutto il lavoro svolto insieme al nostro sindaco per la lotta alla mafia e l’affermazione della legalità. E’ anche per questo che non abbandoniamo la nave e restiamo al nostro posto, perchè siamo convinti -dicono ancora Pizzurro, Candela, Licari e Polizzi- che non siamo d’intralcio alle Autorità competenti. Tinervia ci ha affidato un compito e ci ha dato fiducia ed è per la stessa fiducia che noi lo stiamo aspettando”