Nuovo Mandamento. Giardinello, il sindaco Geloso non ci sta a passare per mafioso

Non ci sta Giovanni Geloso, sindaco di Giardinello a passare per mafioso, né tanto meno ad essere sbattuto nelle prime pagine di giornali e televisioni come il mostro . E’ provato dalla bufera mediatica scaturita dall’operazione Nuovo Mandamento che ha portato in cella tra le 37 persone anche il presunto capomafia del paese Giuseppe Abbate, un incensurato. Il primo cittadino, che viene indicato dal boss intercettato in dialoghi con l’amante, come sua espressione politica, nega con forza non solo il fatto di non essere stato eletto con i voti della mafia ma anche di non aver mai avuto nessun contatto con Abbate e perciò invita gli organi inquirenti a fare delle verifiche ma anche ad ascoltarlo. Nel lungo sfogo di Geloso -che vi proporremmo integralmente alla fine del notiziario- il sindaco oltre a difendere la sua persona difende anche il consigliere comunale Giacomo Caruso e gli assessori Andrea Caruso e Maria Rosa Abbate, i cui nomi comparirebbero nel fascicolo della Procura sempre per via di un’intercettazione dove a parlare ci sarebbe anche l’amante di Abbate che aspirava a mettere alla guida dell’assessorato ai Lavori Pubblici una loro persona di fiducia. Falso pure questo per il sindaco Geloso, che ha scelto gli assessori -come dichiara- solo ed esclusivamente dal confronto con la sua maggioranza.
INTERVISTA NEL TG…

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