Nuovo Mandamento. Domani a Giardinello consiglio comunale straordinario
Consiglio comunale straordinario domani alle 9.00 a Giardinello. Una seduta urgente convocata dal presidente Rosario Candela per discutere delle reazioni provocate dall’operazione “Nuovo Mandamento”, che ha portato in cella il presunto capomafia del paese Giuseppe Abbate. L’inchiesta -come è noto- ha colpito anche la politica locale. Il capogruppo di minoranza Angelo Giostra si è dimesso, affidando le motivazioni ad una nota ““le ragioni che mi spingono a questa decisione difficile ma necessaria -aveva scritto- traggono origine dall’indagine “Nuovo Mandamento” e sono dettate dalla forte convinzione che nel rispetto dell’impegno politico e sociale da me assunto, sia necessario manifestare con forza la mia indignazione di fronte a subdole illazioni e maldicenze che possano minimamente intaccare la mia persona”. Durante l’assise di domattina si procederà alla surroga. Lo scranno di Giostra dovrebbe essere occupato da Salvatore La Rocca, primo dei non eletti della lista civica “Nuove Generazioni”. Il coinvolgimento della politica di Giardinello nell’inchiesta scaturisce dalle conversazioni intercettate dai Carabinieri del Gruppo di Monreale che per mesi hanno ascoltato i dialoghi tra il presunto capo mandamento Abbate e la sua amante. Palavano delle amministrative del maggio 2012, di sostegno a canditati sindaci e consiglieri comunali e di scelte di assessori di loro gradimento. Tutti argomenti smentiti con forza nei giorni scorsi dal primo cittadino Giovanni Geloso che non ha ricevuto alcun avviso di garanzia o provvedimento giudiziario.
Diversa è invece la situazione nella vicina Montelepre, dove l’arresto del sindaco Giacomo Tinervia, ha spinto nove consiglieri comunali a dimettersi e di conseguenza l’assise civica è stata sciolta. Tinervia accusato di concussione e concorso esterno in estorsione nell’interrogatorio ha respinto ogni addebito e le sua versione dei fatti è stata anche confermata dall’imprenditore di Misilimeri che ha chiarito di non aver mai pagato tangenti al sindaco ma di aver pagato il pizzo a Cosa Nostra. Il legale del sindaco, Luigi Mattei, ha chiesto già giorni fa la scarcerazione del suo assistito che dovrebbe avvenire ad ore.