Montelepre. Quale futuro per il Comune?

E’ il vicesindaco Pino Pizzurro a guidare in queste ore il Comune di Montelepre, un ente profondamente scosso così come tutta la comunità dall’arresto del sindaco Giacomo Tinervia accusato di concussione e concorso esterno in estorsione. Ed intanto c’è il rischio che il Comune di Montelepre venga sciolto. Ovviamente nessuna certezza al momento, non si hanno infatti notizie di alcuna nomina di ispettori che dovrebbero essere indicati dalla Prefettura per spulciare le carte del Municipio, delibere ed atti, per accertare se l’operato dell’ente locale sia stato condizionato da infiltrazioni mafiose. La commissione di accesso agli atti avrà 90 giorni di tempo per consegnare la relazione, prorogabili di atri 3 mesi. L’eventuale insediamento della commissione prefettizia sarebbe lo step iniziale per la valutazione da parte del ministero dell’Interno per la proposta di scioglimento del comune davanti al Consiglio dei Ministri. Stando alle indagini dei Carabinieri del Gruppo Monreale, il sindaco Giacomo Tinervia avrebbe intrattenuto rapporti con il presunto boss del paese Giuseppe Lombardo, ed anche questo aspetto deve essere valutato dalla commissione prefettizia, perchè è possibile che il primo cittadino non abbia inficiato col suo presunto comportamento l’operato del Comune. Dunque non si sa ancora se ci saranno gli estremi per procedere allo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni della criminalità organizzata. Ma se venissero riscontrate responsabilità da parte di amministratori o consiglieri tali da causare lo scioglimento, questi non potrebbero candidarsi alle elezioni comunali nella prima tornata elettorale.

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