La storia politica di Giacomo Tinervia
E’ sconvolta la comunità di Montelepre dopo l’arresto del sindaco Giacomo Tinervia. La notizia si è diffusa poco prima delle 8 del mattino attraverso le agenzie di stampa e i social network.
Il primo cittadino fu eletto per la prima volta nel 2004 sostenuto da una lista civica di centrodestra. Nel 2009 venne riconfermato sindaco con 2360 voti pari al 55% delle preferenze. Ex Forza Italia, per anni è stato esponente di Grande Sud, la formazione politica dell’ex sottosegretario Gianfranco Miccichè.
Ormai agli sgoccioli del mandato elettorale, ad ottobre scorso ha tentato di fare il grande salto alla Regione, candidandosi nella lista di Futuro e Libertà, ottenendo però poco più di 400 consensi.
Al centro dell’inchiesta che lo riguarda ci sono i lavori di ristrutturazione della palestra comunale, un impianto finito di costruire nel 2009 e intitolato a Padre Pino Puglisi, fatto realizzare dal primo cittadino che in ogni occasione, ha dichiarato pubblicamente di spendersi per lo sport e la legalità. La realizzazione della palestra, è stato per Tinervia un’importante obiettivo raggiunto dalla sua amministrazione, tanto da considerarlo “un fiore all’occhiello” del paese, frequentato da diverse associazioni sportive siciliane e nazionali.
Proprio qualche settimana fa, il 28 marzo, la Giunta Comunale guidata da Tinervia, ha adottato il codice antimafia ed anticorruzione della Pubblica Amministrazione, meglio conosciuto come Codice Vigna. “Questo atto amministrativo -si leggeva in una nota inviata dal Comune- è la continuità di un azione politica di grande trasparenza, mirata all’affermazione della legalità.” I magistrati oggi gli contestano le accuse per concussione e concorso in estorsione aggravata. \