Truffa all’INPS. La Guardia di Finanza, scopre e denuncia tre falsi ciechi. VIDEO

Tre falsi ciechi assoluti, che percepivano la pensione di invalidità da oltre 30 anni, sono stati scoperti e denunciati dalla Guardia di Finanza di Bagheria. I tre soggetti sono stati individuati a seguito di una analisi avviata dalle Fiamme Gialle, nel quadro di un più ampio progetto investigativo denominato “Fake Blind”, con l’acquisizione degli elenchi degli invalidi riconosciuti presso l’INPS e dei loro cartellini fotografici presso le anagrafi comunali. I dati sono stati dunque incrociati. Questa indagine preliminare ha fatto emergere alcune posizioni soggettive connotate da evidenti incompatibilità con la condizione di cecità assoluta, fra cui l’intestazione di automezzi e infrazioni al codice della strada, così come una attiva vita sociale rilevata dai principali social network; è poi seguita una mirata attività di osservazione e di pedinamento, con foto e riprese video, nei riguardi dei soggetti maggiormente sospettati come truffatori. Fra questi un cinquantenne di Santa Flavia che, nonostante risultasse non vedente totale dal 1974, oltre ad avere un profilo Facebook con tante foto che ritraevano una vita assolutamente normale, risultava pure intestatario di un’auto. Monitorato per diversi giorni dalla Guardia di Finanza, è stato filmato durante frequenti uscite di casa, sempre da solo, mentre passeggiava senza problemi parlando al cellulare e prestando molta attenzione al traffico cittadino; in altre occasioni è stato ripreso e fotografato mentre spazzava il cortile di casa, oppure mentre si recava dal barbiere, ovviamente in totale autonomia. Infine, fermato dai finanzieri fuori da un esercizio commerciale per il controllo dell’emissione degli scontrini, ha firmato il verbale redatto dai militari. A Misilmeri invece due anziani fratelli -un uomo e una donna- ai quali nel 1988 era stato diagnosticato lo stesso handicap, cecità assoluta, sono stati filmati dai finanzieri uno mentre giocava a carte in un bar con degli amici e mentre camminava da solo senza alcun problema, l’altra durante gli spostamenti in chiesa, al supermercato tra l’altro carica di borse. Inoltre l’anziano poco prima che gli venisse certificata la malattia era stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale. Per essere credibili, però, fratello e sorella avevano delegato terze persone, familiari comunque, per riscuotere mensilmente la pensione. Il cinquantenne di Santa Flavia e i due anziani di Misilmeri sono stati denunciati alla Procura della Repubblica del Tribunale di Termini Imerese per il reato di truffa aggravata finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche, che ha provocato alle casse dello Stato un danno per oltre 520.000 Euro. Le indagini della Guardia di Finanza sono state coordinate dal sostituto procuratore Simone De Roxas che ha ottenuto dal Gip l’emissione del decreto di sequestro preventivo sui beni dei tre truffatori. I finanzieri della Compagnia di Bagheria hanno quindi messo i sigilli ad un’autovettura, a 5 terreni, a 4 depositi bancari e a 2 conti correnti, intestati ai tre responsabili. Contestualmente, è stato notificato all’INPS di Palermo il provvedimento emesso dall’Autorità Giudiziaria per la sospensione del pagamento degli emolumenti pensionistici e dei relativi sussidi di invalidità.

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