Villagrazia di Carini. Giovì Monteleone “la verità sul senso unico di via Nazionale”

Non si placano le polemiche a Carini dopo l’istituzione e poi la revoca del senso unico di marcia in via Nazionale nella frazione di Villagrazia. Giovì Monteleone, esponete del locale PD sostiene che la statale 113 è di proprietà dell’Anas e dunque secondo la normativa vigente in materia, i provvedimenti sui tratti stradali non comunali che attraversano i centri abitati, sono sì di competenza dell’ente locale che però può adottarli solo dopo aver sentito il parere del proprietario della strada, in questo caso l’Anas. Stando alle dichiarazioni di Monteleone il Comune nel 2011 aveva chiesto l’autorizzazione per istituire il senso unico ma nell’ottobre 2012 e nel gennaio 2013, gli era stata negata. Dunque l’esponente del PD addita il comportamento del sindaco Giuseppe Agrusa, non solo perchè non ha tenuto conto del parere dell’Anas rischiando di incorrere in un contenzioso ma anche perchè ha messo in scena un siparietto che rende poco onore all’amministrazione e alla cittadinanza. Per Monteleone, anche i commercianti di Villagrazia di Carini che hanno prima votato con un referendum il senso unico su via Nazionale e poi ne hanno chiesto la revoca ad appena due settimane dall’istituzione, non fanno certo una bella figura. Senza dimenticare – prosegue Giovì Monteleone- lo spreco di denaro pubblico, soldi che potevano essere spesi per interventi mirati e duraturi nel territorio. Villagrazia di Carini più che di sensi unici e sparti traffico necessita della presenza giornaliera dei vigili urbani, basterebbe realizzare -secondo Monteleone- delle strade di collegamento tra la Via Nazionale e la Via Giovanni Paolo II per consentire alle auto di parcheggiare ai lati della carreggiata della circonvallazione ed evitando così di intasare la statale, sempre in attesa di interventi che possano migliore la viabilità urbana. Infine Giovì Monteleone contestando l’istituzione e revoca del senso unico di via Nazionale si chiede c’è qualcuno, tra le istituzioni che si interessi, una volta tanto, a far pagare questo errore a chi l’ha commesso ed evitare che come al solito siano i cittadini a pagare?

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