Provincia. Odg su salvaguardia ente approvato dal Consiglio
Con un ordine del giorno approvato all’unanimità, il Consiglio Provinciale di Palermo, riafferma la necessità dell’esistenza di un ente intermedio, tra comune e regione, erroneamente messa in dubbio da coloro che – si legge nella nota – pretestuosamente ne hanno fatto il simbolo, e quasi l’unico traguardo, della lotta agli sprechi. Concorda, tuttavia, con l’esigenza di una profonda riforma delle funzioni e della struttura, per renderne efficace il ruolo, evitando duplicazioni con altri enti, decentrando alcune competenze gestionali impropriamente esercitate dall’Amministrazione Regionale, e sopprimendo, al contempo, i tanti organismi inutili e costosi, sorti per la gestione di servizi pubblici nei cosiddetti “ambiti ottimali”, quasi sempre sottratti al controllo degli elettori e vera fonte di clientela e spreco. Nell’ordine del giorno, i rappresentanti di Sala Martorana, esprimono disagio per l’incapacità palesata dall’Assemblea Regionale Siciliana nel dare seguito alla volontà riformatrice per cui chiede di consentire entro il prossimo autunno lo svolgimento di elezioni dirette per l’individuazione degli organi di gestione degli Enti intermedi, poiché una gestione commissariale che vada protrarsi nel tempo, diverrebbe antidemocratica. Il Consiglio Provinciale di Palermo propone all’Assemblea Regionale Siciliana, nelle more dell’approvazione delle nuove norme, di prorogare, per lo stretto tempo necessario, gli attuali organi di gestione, assembleare ed esecutivo (contenendo da subito le spese per gli organi amministrativi, modificando la legge Regionale sullo status degli amministratori pubblici degli Enti Locali territoriali), coinvolgendo gli stessi nel percorso riformatore, anche al fine di utilizzarne le competenze e le esperienze acquisite, per un organico e complessivo riassetto istituzionale degli Enti Locali della Regione Siciliana. Infine, nell’ordine del giorno, viene chiesta alla prima commissione Ars, affari istituzionali, l’audizione di una rappresentanza consiliare.