Province, corsa contro il tempo per l’abolizione. Presentati ddl alternativi
E’ corsa contro il tempo per approvare la riforma che abolisce le province siciliane. La commissione Affari Istituzionali non è riuscita ad esprimersi sulla pioggia di emendamenti presentati, ma il testo è arrivato lo stesso in aula, facendo leva su alcuni punti del regolamento parlamentare. Non è stato preso in considerazione nemmeno il maxi emendamento che di fatto era una riscrittura della riforma, tenendo conto delle indicazione del commissario dello Stato.
Martedì all’Ars partirà la discussione del disegno di legge. “La decisione sul percorso da seguire non è semplice – dice il presidente dell’Assemblea, Giovanni Ardizzone – ma c’è e ci sarà rispetto massimo per il Parlamento. L’intenzione è quella di esitare entro la settimana prossima un disegno di legge. Abbiamo deciso comunque di non espropriare la commissione, che comunque esprimerà un parere. E’ importante non partorire un obbrobrio giuridico”. Prima dei lavori d’Aula il presidente della Regione aveva però lanciato un monito, rivolto sia alla maggioranza che all’opposizione. “ “Questa classe politica non si rende conto che c’è intorno una contestazione globale. In discussione non c’è solo la questione delle Province, ma un tema di democrazia e di spesa pubblica. Siamo davanti ad una casta che si chiude in se stessa – sostiene Crocetta – e vuole difendere altre caste e cricche, tutelando il proprio consenso clientelare”.
Insomma, l’approvazione della riforma non è scontata. A difendere le province, il presidente Giovanni Avanti e il gruppo Musumeci che hanno presentato diversi disegni di legge che difendono le province ma puntano sopratutto alla razionalizzazione della spesa.