Montelepre. Il sindaco perde la maggioranza. Approvata proposta dell’opposizione per sciogliere l’Unione dei Comuni
La seduta di ieri sera del consiglio comunale di Montelepre ha di fatto, ufficializzato la crisi da tempo in atto all’interno della maggioranza del sindaco Giacomo Tinervia.
L’esecutivo del primo cittadino è stato più volte battuto in aula dal gruppo di minoranza. A pesare sono state le posizioni dei consiglieri Salvatore Platano e Rosario Di Noto, che nei mesi scorsi si erano dichiarati indipendenti, prendendo le distanze dal sindaco. La proposta dell’opposizione di uscire dall’Unione dei comuni è stata votata con nove voti a favore, quattro i contrari e un’astenuto, Nicola Licari.
Per lo scioglimento dell’ente occorrevano in prima votazione, 10 voti contrari, ovvero i due terzi del consiglio comunale. L’astensione di Licari ha rinviato quindi la decisione. Adesso il presidente del consiglio Gian Carlo Randazzo dovrà convocare una nuova seduta entro 30 giorni per decidere il futuro dell’Unione dei Comuni. Stavolta basteranno 8 voti per far decadere l’ente e salvo colpi di scena, il destino dell’Unione sembra ormai segnato. Se il gruppo Noi con Voi, ha considerato da sempre l’ente intercomunale, uno stipendificio da eliminare, i consiglieri indipendenti Platano e Di Noto, avevano proposto invece, di azzerare le indennità di carica dei componenti, “visto che – dichiara Platano – dal 2010 non riceviamo più finanziamenti e quindi abbiamo solamente pagato le spese. Questa era la nostra condizione per mantenere in vita l’ente. La proposta non è stata accolta dal sindaco e quindi anche noi abbiamo votato per lo scioglimento”.
La maggioranza è stata poi battuta una seconda volta sulla votazione che riguarda il debito fuori bilancio di 5,000 per pagare l’economo. Stavolta Platano e Di Noto abbandonano l’aula e il debito è stato bocciato con 7 voti contro 5.
Infine, è stato approvato un atto dell’opposizione e sottoscritto anche dagli indipendenti, che prevede il trasferimento provvisorio del centro anziani nei locali del Centro Polifunzionale di corso Di Bella. Anche in questo caso, la maggioranza va sotto e il sindaco abbandona polemicamente l’aula.
Adesso Giacomo Tinervia non ha più una maggioranza che lo sostiene. “Andrò avanti comunque” dichiara telefonicamente. “Il comportamento di alcuni consiglieri che hanno cambiato casacca per interessi personali e non politici, è da imprudenti” accusa. “Lo scioglimento dell’unione – aggiunge – è in controtendenza con la scelta del presidente Crocetta di eliminare le province. Da ora in poi, chi voterà contro gli atti dell’amministrazione, si assuma le proprie responsabilità”. Il primo cittadino, infine dichiara di confermare la propria fiducia nella giunta comunale.
Il presidente Gian Carlo Randazzo confida comunque nei lavori dell’aula: “troveremo comunque delle convergenze su punti importanti” dice. Mentre il capogruppo di opposizione Faro Sapienza dichiara: “il gruppo Noi con Voi continuerà a fare opposizione responsabile. Adesso bisognerà lavorare al bilancio per cercare di diminuire le tasse.”