I rituali di San Giuseppe a Borgetto e New York
.(video)…….Era l’emozionante recita delle parti che ogni anno, nel giorno di San Giuseppe a Borgetto, viene rappresentata davanti ad ogni Mensa. Un rituale che narra la fuga in Egitto della Sacra Famiglia, raffigurata dai tre bambini, vestiti con tuniche bianche, prescelti da ogni padrona di casa per mettere in atto lo spirito di carità che anima la tradizione degli Artari parati in onore del Patriarca. Una tradizione, rinnovata anche ieri, e proseguita con il pranzo dei piccoli nella mensa che si svolge con un rituale ben codificato e rigido. Infatti i tre bambini vengono imboccati da tre persone che por¬tano sopra la spalla sini¬stra un asciugamano di te¬la bianco e ricamato. I pargoli devono mangiare,oltre che per primi, almeno i primi tre boc¬coni di tutti i cibi preparati, dopo di ché, si possono di¬stribuire le pietanze a tutti i presenti.Il primo piatto che viene assaggiato dai tre bambini è la pasta con le sarde e la mollica, seguono le polpet¬te di mollica. In ultimo i dolci: cassa¬telle, pignoccata, sfinge, cannoli, pecorelle di pasta reale, uova di Pasqua, per concludere con la frutta fresca e secca. A conclusione del pran¬zo vengono prelevati i pani, dall’altare centrale, e tutto quanto è stato deposto sul¬le tavolate laterali per donarli ai tre bambini i qua¬li, con l’aiuto dei genitori e dei parenti, portano tutto nelle loro case. Una emozione, a cui non rinunciano neanche i borgettani che risiedono all’estero, legatissimi al culto di San Giuseppe. Quest’anno, oltreoceano, la Mensa è stata allestita nella sede newyorchese dell’Astoria Borgetto Club Maria Santissima Addolorata di Romitello. L’iniziativa è stata del neo presidente Salvatore Giambrone che, avvalendosi della collaborazione di tutto il direttivo e dei soci, ma soprattutto delle donne devote, ha rievocato la tradizione della terra d’origine. Con grande fede e devozione, anche se dall’altra parte del globo, cercano di colmare quel vuoto creato dalla nostalgia per il proprio paese, ma soprattutto per quegli eventi che fanno parte della propria cultura ed identità. Alcuni borgettani tornano in Sicilia per l’occasione, altri impossibilitati a tornare per gli impegni di lavoro, mandano dollari per la causa, ma nel lontano continente riescono a rivivere la stessa emozione e soprattutto, ad infondere nelle nuove generazioni, lo spirito religioso e solidale che caratterizza l’evento. I PARTICOLARI NEL TG