Carini. Tarsu, verifiche su 6.000 presunti evasori

Dopo i numerosi appelli al pagamento della Tarsu, l’amministrazione comunale di Carini ha deciso di avviare una dura lotta all’evasione fiscale per quanto riguarda la tassa sui rifiuti solidi urbani. L’attività è iniziata ad ottobre scorso, attraverso un controllo incrociato fra Catasto e altre banche dati, quali anagrafe, società elettriche e del gas. Il comune attraverso queste verifiche sta aggiornando la propria banca dati sulla Tarsu, controllando gli effetti metri quadri dichiarati
Il confronto ha permesso di far emergere circa 6000 presunti evasori, alcuni parziali altri totali. A partire dalla prossima settimana, l’amministrazione avvierà alcune azioni per regolarizzare la posizione tributaria di questi contribuenti.
Ci sarà un attività di pre accertamento, mediante la notifica di un questionario per omessa o infedele denuncia relativa al 2008 e agli anni successivi. La compilazione e la restituzione all’ufficio Tributi è obbligatoria entro 60 giorni dall’avvenuta ricezione. In caso contrario verrà applicata una sanzione amministrativa che va da 51 a 258 euro. Dopo la compilazione del questionario, si procederà con il recupero delle somme dovute . Agli evasori parziali, precisano dal comune di Carini, non saranno applicati sanzioni e interessi. “Ci siamo ispirati al principio di equità contribuitiva «pagare tutti per pagare meno»” spiega in una nota il sindaco Giuseppe Agrusa. “L’obiettivo è quello di evitare ulteriori aumenti delle tasse a carico dei cittadini onesti, garantendo così una sana gestione del bilancio comunale. Siamo consapevoli delle difficoltà dei cittadini e per questo motivo ci affidiamo alla loro collaborazione”.

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