Bellolampo, percolato trasferito a Carini

Una parte del percolato della discarica di Bellolampo sarà conferito d’urgenza presso l’impianto di depurazione di contrada Ciachea, a Carini, gestito dal Consorzio Asi.
Lo prevede l’ordinanza firmata ieri dal presidente della Provincia di Palermo, Giovanni Avanti.
Un intervento d’urgenza, su richiesta del dipartimento regionale acque e rifiuti, in seguito all’allerta meteo della Protezione civile sull’intensa perturbazione che sta interessando in queste ore la Sicilia, e anche in concomitanza con lo sciopero della società di traghetti Caronte che renderà impossibile il trasferimento del percolato nell’impianto di Gioia Tauro, in Calabria, attualmente utilizzato.
Il liquido velenoso sarà dunque stoccato nella vasca di equalizzazione dell’impianto di depurazione in cemento armato di contrada Ciachea a Carini, che presenta una capacità di circa 1.500 metri cubi. L’intervento, autorizzato in via d’urgenza e temporanea da Avanti, sarà eseguito dai mezzi dell’Amia e proseguirà fino a quando permarranno le condizioni di emergenza. 
Nei giorni scorsi La Procura di Palermo aveva emesso un provvedimento urgente di sequestro della discarica di Bellolampo, ipotizzando il disastro ambientale. L’impianto però non è chiuso, ma è stato affidato all’assessorato regionale all’energia guidato da Nicolò Marino. Per i pm è urgente, in primo luogo, l’eliminazione del percolato che ha contaminato le falde acquifere sottostanti la discarica.

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