Abolizione delle province, oggi inizia la discussione in aula

Inizierà nel pomeriggio di oggi la discussione in aula degli articoli del disegno di legge sull’abolizione delle province e dei 208 emendamenti ammessi. La strada per l’approvazione della riforma è tutta in salita. Si profilano infatti alcune insidie ad iniziare dalla stessa scelta del governo di portare in aula un emendamento di “riscrittura” della norma. L’esigenza si è presentata dopo la decisione del Presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, di non dare tempo alla Commissione Affari Istituzionali che aveva chiesto altre 24 ore. In questo modo si è accelerato l’iter per l’approdo in aula della norma ma si è impedito alla stessa Commissione di vagliare l’emendamento a firma Forzese, scritto dagli uffici dell’Ars insieme alla segreteria generale del Commissario dello Stato e che, di fatti, recepiva le indicazioni del prefetto Aronica mettendo la legge al riparo dal rischio di essere impugnata.
Il presidente Rosario Crocetta ieri ha riunito la sua maggioranza di centrosinistra che dovrebbe votare compatta la riforma “Chi non voterà in aula per l’abolizione delle  Province sarà fuori dal partito». Dice il segretario  regionale dell’Udc, Gianpiero D’Alia.
 «Resta il rischio di tentativi da parte dell’opposizione di  insabbiare il testo sulle Province – ha dichiarato invece il capogruppo del Pd Baldo Gucciardi – mi  auguro che su un tema importante come questo, mentre l’Italia ci  guarda e si aspetta la riforma, ognuno sappia assumersi le  proprie responsabilità senza nascondersi dietro il voto  segreto».
La maggioranza proverà comunque ad evitare i rallentamenti posti dalla messe di emendamenti proposti soprattutto da Pdl, Cantiere popolare e lista Musumeci.

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