Nuovo lago di percolato a Bellolampo, ma l’Amia smentisce

Un nuovo lago di percolato, ancora più grande di quello esistente si sarebbe formato nell’impianto di Bellolampo. La Procura ha aperto un’inchiesta e i magistrati hanno incontrato ieri l’assessore all’energia Nicolò Marino.
La discarica, come hanno fatto presente i pm, è invasa da un lago di percolato, sostanza altamente tossica che si forma dalla decomposizione dei rifiuti.
I reflui avrebbero infiltrato, i terreni adiacenti all’impianto, alcuni coltivati, e contaminato le falde acquifere.
Durante l’incontro si è parlato anche dell‘imminente emergenza che si appresta a vivere la città di Palermo: dal 30 aprile, infatti, la discarica, in cui viene conferita la spazzatura del capoluogo, dovrebbe essere chiusa per i lavori di adeguamento.
I lavori di realizzazione della sesta vasca partiranno solo la prossima settimana e occorreranno almeno 450 giorni per la sua ultimazione. Secondo quanto accertato dalla procura non sono stati ancora appaltati, però, i lavori di costruzione degli impianti. Un ritardo allarmante che porterà alla paralisi il sistema del conferimento in poche settimane.
Non si fa attendere la replica dell’Amia: “L’Azienda precisa: che non si è formato alcun “enorme lago di percolato” in discarica e non c’è nessuna infiltrazione nei terreni. Il riferimento ai 10 mila metri cubi di percolato riguardano i quantitativi presenti negli stoccaggi a tenuta della discarica”.
Una posizione che non convincerebbe i pm che indagano sul caso.

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