Mafia. Il boss Provenzano migliora, ma non abbastanza per i test
Continuano a migliorare le condizioni del boss Bernardo Provenzano ricoverato nell’ospedale di Parma dopo un intervento chirurgico d’urgenza al cervello. Il gup Piergiorgio Morosini, che celebra l’udienza preliminare sulla trattativa Stato-mafia in cui Provenzano è imputato – la sua posizione è stata stralciata proprio per motivi di salute da quella degli altri imputati – ha acquisito l’ultimo bollettino medico sullo stato del padrino di Corleone. I medici notano lenti miglioramenti, il boss risponderebbe agli stimoli, ma sembra ancora esclusa la possibilità di sottoporlo ai test psichiatrici decisivi per capire se è in grado di partecipare coscientemente all’udienza. Un dubbio fondamentale dalla cui soluzione dipende l’eventuale sospensione del procedimento penale. Qualora i periti dovessero concludere per un rinvio dei test cognitivi, il gup fisserà una nuova udienza a breve, come ha fatto nelle scorse settimane, per potere tenere sotto controllo l’evoluzione della situazione e decidere se riunire o meno la posizione del boss con quella degli altri imputati.Alla scorsa udienza il giudice ha anche chiesto di avere le immagini girate in carcere da maggio scorso, mese in cui il boss fu protagonista di uno strano episodio inizialmente interpretato come tentativo di suicidio. Negli ultimi mesi, infatti, Provenzano è caduto più volte in cella: incidenti – l’ultimo dei quali gli ha provocato un ematoma e poi il coma – su cui indagano anche i pm di Palermo che stanno cercando di accertare se si tratti di cadute accidentali. I video però potrebbero non essere decisivi visto che Provenzano non ha, a differenza di altri boss al 41 bis, videocamere in cella e le immagini riprendono solo i corridoi dell’istituto di pena.
Fonte: agenzie stampa