Discarica di Bellolampo. Emergenza percolato, la Procura sequestra l’impianto
La Procura di Palermo ha emesso un provvedimento urgente di sequestro della discarica di Bellolampo dove vengono smaltiti i rifiuti del capoluogo e di altri Comuni della provincia. I pm ipotizzano il rischio di un disastro ambientale causato dalla formazione di un enorme lago di percolato. Il sequestro, che è stato eseguito e dovrà essere, però, convalidato dal gip, non comporta la chiusura della discarica ma il suo affidamento in custodia all’assessore regionale ai rifiuti Nicolò Marino, che dovrà nominare un custode giudiziale che adempia agli obblighi indicati dalla Procura. Per i pm è urgente, in primo luogo, l’eliminazione del percolato che ha contaminato le falde acquifere sottostanti la discarica, ovvero i pozzi di Celona e Benfratelli. Il custode giudiziale, inoltre, dovrà mettere in sicurezza la discarica e occuparsi della tempestiva realizzazione della sesta vasca, già appaltata ma non ancora realizzata. Oltre al percolato, infatti, a preoccupare la Procura, che ha di fatto tolto all’Amia la gestione di Bellolampo, è l’imminente chiusura della quinta vasca che sarà completa, quindi inutilizzabile a fine aprile. L’auspicio, per evitare che lo smaltimento dei rifiuti vada in tilt, è che la sesta vasca venga realizzata prima della chiusura della quinta in modo da scongiurare una situazione di stallo. “La decisione di sequestrare la discarica di Bellolampo e affidarla alla Regione è stata da noi ponderata. Siamo consapevoli della gravità del provvedimento, ma era l’unico modo per tutelare la salute dei cittadini”, ha commentato il procuratore di Palermo Francesco Messineo. Sulla formazione del percolato, che ha assunto dimensioni allarmanti, la Procura, che già in passato aveva indagato, ha aperto una nuova inchiesta che al momento è a carico di ignoti. Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando continua a puntare il dito contro i commissari dell’Amia “Ormai – comunica in una nota – ogni giorno assistiamo a sempre più gravi conferme della inadeguatezza e della incapacità della loro gestione, che pure avendo presentato le dimissioni restano al loro posto”. Orlando ricorda che la settimana scorsa ha emesso, su richiesta della Protezione Civile, alcune ordinanze riguardanti proprio lo smaltimento del percolato, “anche in questo caso per ovviare ad inadempienze dei Commissari. Si conferma sempre più l’urgenza – conclude il Sindaco di Palermo– che i commissari vengano allontanati e che sia restituita all’azienda Amia e ai suoi lavoratori la possibilità di dare alla città i servizi di cui ha bisogno”.