Crisi economica. Dall’inizio dell’anno chiuse 122 aziende artigiane in provincia

La crisi economica a Palermo e provincia non risparmia nessuno: dai parrucchieri ai grafici, dagli ottici ai fotografi e persino ai titolari di autolavaggi e di imprese edili. Dall’inizio dell’anno a oggi sono già 122 le aziende cancellate dal registro delle imprese. E’ quanto emerge dall’elenco delle pratiche esaminate il 28 gennaio scorso dalla Commissione provinciale per l’artigianato di Palermo della Camera di commercio del capoluogo siciliano, che ha ‘certificato’ la chiusura di 77 aziende (oltre alle 45 richieste di cessazione attività approvate a metà gennaio) a fronte di appena 28 nuove iscrizioni. “La situazione è drammatica – dice il presidente di Casartigiani di Palermo Elio Tessitore – l’età media dei titolari di queste aziende si attesta intorno ai 50 anni e c’è il rischio che una volta espulse dal mercato del lavoro e dal circuito imprenditoriale, queste persone vadano a ingrassare le fila del sommerso e del lavoro nero’. “Chiediamo – prosegue – l’immediato intervento della Regione siciliana: servono politiche che aiutino gli artigiani a uscire dalla crisi, prevedendo anche agevolazioni fiscali”. L’associazione annuncia iniziative di protesta simboliche per accendere i riflettori sulla grave crisi che investe il tessuto imprenditoriale locale. “A fine mese – prosegue Tessitore – faremo una manifestazione e simbolicamente bruceremo le nostre licenze davanti alla presidenza della Regione”.

fonte: agenzie stampa

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