Cinisi. Sparò ai rapinatori, scagionato Natale Biundo
Ha rischiato l’accusa di lesioni colpose l’anziano che sparò ai rapinatori per difendersi ma è stato scagionato. Natale Biundo, 82 anni, fece fuoco contro cinque giovani che lo scorso 31 dicembre, stavano tentando di entrare nella sua abitazione per derubarlo.
Su richiesta della Procura il giudice per le indagini preliminari ha disposto il giudizio immediato per Christian Neri, 19 anni, Francesco Delisi, 35 anni, Vincenzo Carollo, 20 anni, Salvatore Dominici, di 19 anni, e Fabio Russotto, di 24. Sono tutti di Carini e facevano parte della banda che cercò di sorprendere l’anziano nel sonno. Tre di loro sfondarono la porta della sua abitazione in cortile Tondù, a Cinisi, mentre due facevano da palo. Non avevano fatto i conti con l’anziano che imbracciò un fucile da caccia, regolarmente detenuto, e fece fuoco. Un colpo all’inguine raggiunse Neri.
Fu l’unico a non riuscire a scappare. La fuga degli altri complici durò pochi giorni. Identificati dai carabinieri non restò loro che ammette di essere gli autori dell’irruzione. Dissero di avere agito per necessitò in un momento di grave disagio economico. Oggi hanno tutti l’obbligo di firma in commissariato, tranne De Lisi che si trova ai domiciliari.
Natale Biundo, assistito dall’avvocato Giangiacomo Palazzolo, non è scattata alcuna incriminazione. Quella notte, sentendo scassinare la propria porta, aveva intimato i ladri a non entrare e poi ha sparato.
Carmelo Adamo difensore degli imputati, assieme all’avvocato Max Molfettini, non ci sta: “L’anziano – dice – li aspettava in casa a luci spente e non è vero che avesse avvisato gli imputati di non entrare. Non sapevano che fosse in casa”.