Castellammare del Golfo, allarme criminalità
“Non siamo più disposti a tollerare i continui attentati incendiari che vengono perpetrati ai danni dei nostri imprenditori”. Esordisce così il sindaco di Castellammare del Golfo, Marzio Bresciani i recenti fatti di cronaca che stanno creando panico tra la popolazione. Nella notte tra venerdì e sabato è stato dato alle fiamme un escavatore di un imprenditore edile G.P., titolare di un’azienda di movimento terra e lavori stradali. Il mezzo si trovava nel deposito della ditta, in contrada “Acqualavite”, alla periferia del paese. Il mezzo è stato completamente distrutto dal fuoco. Appena una settimana prima, un analogo attentato ha interessato G.D., altro appaltatore del settore, a cui è stata data alle fiamme una pala meccanica che custodiva in un magazzino di Contrada Duchessa. Chiari segnali, dunque, mirati probabilmente al racket delle estorsioni. Ma gli attentati incendiari hanno pure interessato due casalinghe, a cui sono state distrutte con il fuoco le rispettive utilitarie e contemporaneamente nel quartiere case nuove, ignoti hanno danneggiato alcune automobili, graffiandogli la carrozzeria e forandogli gli pneumatici. Ma questi sono solo gli episodi più recenti. Due mesi fa, in una notte vennero incendiate due auto ed un fabbricato rurale di due incensurato, padre e figlio e subito dopo fu dato fuoco all’utilitario di un allevatore. Su tutti gli episodi, indagano con il massimo riserbo sia i carabinieri che la polizia. “E’ inconcepibile ed inaccettabile che si voglia portare questa città indietro nel tempo – dichiara il sindaco Bresciani – Non intendiamo restare in silenzio. Abbiamo grande fiducia nel lavoro delle Forze dell’Ordine e il nostro auspicio è che gli autori di questi gesti criminali siano assicurati quanto prima alla giustizia. Il primo cittadino di Castellammare del Golfo, infine, invita i cittadini a denunciare ogni vile atto di violenza ed intimidazione per isolare chi tenta di indebolire la libertà della popolazione. Sulla vicenda, intervengono pure le associazioni locali Libera e Castello Libero che esprimono preoccupazione per la spirale di violenza che si è abbattuta nel territorio. I recenti arresti, le scarcerazioni, l’eliminazione del 41 bis di boss mafiosi, in primis quello di Gino Calabrò, gli incendi e le minacce agli imprenditori – scrivono in una nota – fanno presagire un ritorno alla strategia della tensione di cui siamo stati vittime in passato. Un grande plauso va alle forze dell’ordine che lavorano giorno e notte per cercare di dare una soluzione definitiva al problema sfruttando al massimo le risorse di cui dispongono e che, prosegue la nota – sono sempre poche in relazione al tasso di criminalità esistente nel territorio. Libera e Castello Libero invitano gli imprenditori taglieggiati ad uscire allo scoperto, denunciando gli estorsori.