Bollette idriche, il Consiglio di Stato: deve essere rimborsato il 7%

Al via il procedimento per restituire gli importi versati indebitamente nelle bollette idriche. Il Consiglio di Stato da ragione al Forum Italiano dei movimenti per l’acqua.
Si esprime negativamente circa la remunerazione del capitale investito, ovvero il profitto garantito del 7% a favore dei gestori privati presente nelle fatture.
Le bollette consegnate ai cittadini quindi sarebbero state gonfiate in modo illegittimo e non rispetterebbero la volontà referendaria espressa da 27 milioni di persone. Viene confermato dunque quanto già affermato dalla Corte Costituzionale, il giorno della proclamazione dei risultati referendari: la remunerazione del capitale investito doveva cessare di essere calcolata in bolletta.
Saranno così restituiti ai cittadini i maggiori esborsi dopo la consultazione del giugno 2011 che abrogò la remunerazione del 7% del capitale investito.
L’autorità dell’Energia ha già stabilito il criterio della restituzione. Non ci sarà un conguaglio in bolletta e ma un rimborso diretto. I gestori dovranno rendere quanto percepito ingiustamente dai cittadini nel periodo che va dal 21 luglio al 31 dicembre 2011. Inoltre l’Autorità ha emanato il nuovo regolamento tariffario che è gia in vigore dal primo gennaio 2012 e non tiene conto di quel 7%. Dalla prossima settimana le società idriche valuteranno in che modo restituire agli utenti quanto dovuto.

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