Ato Rifiuti Pa 1, slitta a lunedì vertice alla Regione su futuro interinali
Slitta a lunedì prossimo l’incontro che oggi si sarebbe dovuto tenere a Palermo, nella sede dell’Assessorato Regionale all’Industria, per discutere del futuro dei 104 lavoratori interinali in servizio nell’ambito territoriale ottimale Palermo 1 in liquidazione che gestisce la raccolta dei rifiuti nei 12 comuni del comprensorio. Il capo dipartimento, Marco Lupo, è stato costretto a rinviare la riunione sollecitata dal sindaco di Borgetto, Giuseppe Davì e da altri amministratori locali, perché impegnato in Procura per un’altra scottante emergenza, quella della discarica di Bellolampo che è a rischio di disastro ambientale. Cresce l’angoscia, dunque, per gli operatori ecologici che rischiano di perdere il lavoro già dal prossimo primo ottobre e che lo scorso 22 febbraio hanno temuto di essere licenziati con effetto immediato, visto che la società che fornisce in affitto le loro prestazioni lavorative alla Servizi Comunali Integrati, considerate le prospettive, aveva deciso di rescindere il contratto da subito. Orazio Giordano, responsabile della Temporary, su invito di Giuseppe Davì che ha mobilitato l’Assessorato all’Energia, ha poi fatto un passo indietro, sospendendo temporaneamente la procedura. La riforma regionale della gestione dei rifiuti, approvata nei mesi scorsi, non contempla la posizione degli interinali all’interno delle nuove società che saranno costituite a breve, le Srr. Ma grazie al contratto indeterminato di cui godono, sebbene lavoratori in affitto, si potrebbe vagliare una soluzione adeguata alle esigenze sia degli operai, sia dei comuni interessati che contano sul loro supporto per non sprofondare nel degrado igienico sanitario. L’incontro, ormai slittato a lunedì, dovrebbe servire a chiarire le intenzioni reali della Regione che ha sempre sostenuto di voler salvare tutti i lavoratori, a prescindere dal futuro degli Ato. Intanto, per il liquidatore dell’Ato Palermo 1, Antonio Geraci, aumentano i grattacapi. Alla sua porta continuano a bussare le ditte esterne che garantiscono il noleggio degli automezzi e che vantano crediti non indifferenti nei confronti della società.