Terremoto nella formazione professionale, protestano i dipendenti trasferiti

Il trasferimento di massa dei dipendenti della formazione professionale ha provocato un vero e proprio terremoto all’interno della Regione Siciliana. Un settore da riorganizzare totalmente, secondo il governo Crocetta, per ritrovare “trasparenza, correttezza, efficienza e coerenza nell’azione amministrativa”.
Fino ad oggi è stato impossibile controllare la regolarità dei corsi organizzati dagli enti di formazione e finanziati dalla Regione. Con diversi milioni di euro. Ma gli stipendi degli operatori non sono stati garantiti nonostante l’erogazione di questi fondi. E poi ancora i casi di dipendenti regionali che si sono appropriati di soldi pubblici finiti nei loro conti corrente personali e l’assunzione di familiari e amici negli enti di formazione. Scandali che hanno portato il presidente Rosario Crocetta e l’assessore Nelli Scilabra a trasferire sessanta persone, fra dirigenti e funzionari. Restano a disposizione dell’assessorato alla Funzione pubblica, in attesa di conoscere il nuovo incarico. Sulle scelte dell’assessore, non avrebbero pesato le inchieste, tutt’ora in corso, della magistratura . Ai funzionari della Regione è stato chiesto di autodenunciare interessi, diretti e indiretti, nel settore. Solamente una ventina di dipendenti hanno ammesso che qualcuno, in famiglia, dirige un ente di formazione che incassa contributi dall’assessorato oppure vi lavora come docente.
I corsi organizzati sono pagati profumatamente, ma non si sa nulla sul numero di allievi partecipanti. Nei casi limite sono stati spesi 120 mila euro per formare una sola persona. “Dobbiamo cambiare tutto” ha dichiarato l’assessore Nelli Scilabra. “Nei giorni scorsi ho incontrato il comandante regionale della Guardia di Finanza e si è deciso di avviare un percorso di collaborazione per garantire che le attività formative, vengano gestite nella massima trasparenza”.  Le decisioni del governo Crocetta dividono il mondo politico. Il capogruppo all’Ars di Cantiere Popolare Totò Cordaro considera una mossa azzardata quella di trasferire in massa i dirigenti del dipartimento. Plaude invece Giampiero D’Alia dell’Udc che dichiara: Crocetta vada avanti con il nostro sostegno”.
La Regione ha ordinato a tutti gli enti di verificare e aggiornare i dati dei lavoratori inseriti nell’elenco unico del personale della formazione, che in Sicilia conta oltre 7 mila persone. Le operazioni di controllo dovranno essere portate a compimento entro e non oltre tre giorni .Gli enti inadempienti incorreranno nelle sanzioni previste dal decreto in materia di revoca dell’accreditamento.
I dipendenti del settore della Formazione protestano. Ieri pomeriggio confronto serratissimo in assessorato con i dirigenti. La Scilabra si trovava a Roma e ha fatto le sue veci il suo segretario Alessandro Balsamo.

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