Pd, Papania escluso dalla lista: non sarà candidato

Il senatore alcamese Nino Papania non sarà ricandidato alle elezioni politiche. La decisione, che ha scatenato un terremoto politico del Pd trapanese, è stata presa dal comitato dei garanti del Partito Democratico che si è riunito ieri a Roma per esaminare la posizione di alcuni esponenti. Su Papania nei giorni scorsi si era scatenata una guerra mediatica sul nodo delle liste pulite. Sono state tagliate fuori dal partito, le figure che presentavano alcune ombre. Le “linee guida” sulle quali si è basata la decisione dei garanti, sono il decreto attuativo della legge anti-corruzione e il codice etico del partito, che prevede come condizioni ostative alla candidatura, non solo la sentenza passata in giudicato, ma anche il semplice rinvio a giudizio per reati molto gravi come quelli legati alla mafia e alla corruzione o la concussione. Antonio Papania, ha patteggiato 2 mesi e 20 giorni per abuso d’ufficio, pagando una multa di 3,000 euro. Più recentemente, i problemi per Papania sono arrivati su un altro fronte. Anche se non indagato, il senatore compare – come raccontano Rino Giacalone e Marco Lillo sul Fatto Quotidiano –   in un’inchiesta dei carabinieri su un giro di assunzioni e mancate penali per i disservizi da parte della società Aimeri che gestisce la raccolta dei rifiuti per l’Ato Tp 1.  “I disservizi – si legge – non vengono usati per una eventuale risoluzione dei contratti di appalto, bensì diventano strumento di richiesta di assunzioni e favoritismi contrattuali in favore del direttore dell’Ato e del senatore” che viene descritto come il “deu ex machina”cioè colui che gestisce il sistema dei rifiuti. “Io non sono né indagato né sotto processo. Sono compatibile con la legge e il codice etico” si era difeso nei giorni scorsi Papania. Ieri però da Roma è arrivata la decisione finale. Il senatore non sarà ricandidato. E allora a che sono servite le primarie del Pd per scegliere i parlamentari? Papania aveva trionfato, ottenendo oltre seimila preferenze. Così tante da essere essere collocato in seconda posizione della lista al Senato. Una elezione, dunque, sicura. Sulla vicenda interviene il segretario regionale democratico Giuseppe Lupo: “Se vi fossero stati motivi validi per non accettare alcune candidature, bisognava farlo prima delle primarie. La decisione della commissione nazionale di Garanzia è insindacabile e ne prendiamo atto”. Esprime amarezza per la decisione del Pd anche il capogruppo consiliare ad Alcamo Massimo Fundarò che critica anche il segretario Pierluigi Bersani che ha calato dall’alto alcuni nomi senza farli passare dalle primarie e parla inoltre di una campagna denigratore per eliminare Papania.
“Le campagne giustizialiste – scrive Fundarò – contro questo o quel personaggio di turno sono autentiche orge di ipocrisia. E quella dell’esclusione del senatore Papania ne ha davvero tutte le caratteristiche”.
Oltre a Papania, il Pd ha escluso anche Vladimiro Crisafulli di Enna. Non è chiaro però con chi saranno sostituiti.

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